Franco ha scritto:
> ...
> Non e` una antenna descrivibile in termini di equazioni di maxwell. Le
> eq. di maxwell dicono (fra le altre cose) che una antenna trasmette
> grazie alla corrente che circola (ad esempio in un conduttore). Trova
> una corrente elettrica in una molecola!
luciano buggio ha scritto:
> ...
> Sia l'atomo investito da una radiazione (della frequenza giusta):
> l'elettrone giusto (sensibile al campo elettrico della radiazione)
> viene eccelerato, ad ogni mezza fase in un verso e nella fase
> successiva nell'altro, all'invertirsi della direzione del vettore
> elettrico di cui � dotata l'onda.
> ...
> Meiner Meinung Nach.
> Non chiedermi i calcoli.
> In ogni modo vengono prima le idee.
Sai bene come la penso: idee senza calcoli...
Pero' mi sento in dovere di dire aulcosa, visto che sono responsabile
dell'affermazione che anche una molecola puo' essere trattata come
un'antenna.
L'ho detto e lo ripeto, perche' e' vero, ma certo non in modo banale.
(Incidentalmente, l'esistenza di questa corrispondenza tra la
trattazione quantistica e quella classica e' stata un punto essenziale
per la costruzione della m.q. alla Heisenberg.)
E' vero che un sistema quantistico (atomo, molecola) nei confronti
della radiazione e.m. si comporta per molti aspetti come una
peculiare antenna; o meglio come un oscillatore.
Peggio: in realta' va trattato come un insieme di oscillatori: uno per
ogni frequenza che e' capace di emettere e di assorbire.
Dal che si vede che questi "oscillatori" sono fittizi, non sono gli
elettroni (che sono in numero finito, mentre le righe sono infinite).
Ma per tutto quanto riguarda larghezza delle righe, distribuzione
spaziale, polarizzazione ... il metodo di corrispondenza funziona.
Quindi funziona anche per il nostro problema della molecola davanti
allo specchio.
E' diventato tradizionale il concetto di "forza di oscillatore"
("oscillator strength"), che viene usato cosi': si prende la formula
classica (per scattering, assorbimento, emissione da parte di un
elettrone legato elasticamente) e si moltiplica il risultato per la
forza di oscillatore per ottenere l'intensita' della riga.
Per es. in "Astrophysical Quantities" di Allen (che e' un libro
correntemente in uso) trovo la forza di oscillatore per la riga H_alfa
dell'idrogeno (quella a 656nm) la f. di osc. e' 0.87.
Dal punto di vista della m.q. questo e' solo un modo contorto per dare
il valore di un elemento di matrice (del momento di dipolo elettrico
in questo caso) tra stato iniziale e stato finale; ma Heisenberga
arrivo' agli elementi di matrice proprio seguendo la strada inversa...
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Fri Jul 02 2004 - 21:01:54 CEST
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