Come prima cosa, gradirei che tu mi dicessi se hai qualche domanda a cui
stai puntando e per cui ti stai "costruendo la strada". Ho la sensazione
che ci sia, te lo ho gia' chiesto due volte e non ho ottenuto una
risposta che mi abbia soddisfatto. Aspetto una risposta.
Passo al tema "luce".
On 05.05.20 09:52, Luciano Buggio wrote:
>
>> Detto questo, sospetto che i ragionamenti sulla "lunghezza del fotone"
>> possano essere sostituiti dai ragionamenti sulla fotorivelazione.
>
>
>
>
> L'autore del testo (Selleri) ne deduce che l'"oggetto" lungo 30 cm
(che ha anche un ingombro laterale maggiore della distanza tra le due
fenditure) viene diviso in due dallo specchio semiriflettente, e due
"oggetti" più sottili, ma sempre lunghi 30 cm, non interferiranno tra
loro sullo schermo, dopo aver attraversato ciascuono le due fenditure -
dividendosi a sua volta - se i due percorsi differiscono di 30 o più
centimetri, perchè non lo faranno contemporaneamente.
>
> Desidererei che si parlasse di questo, che tu mi dicessi che cosa non
va in questi ragionamenti, visti i risultati degli esperimenti.
>
> Luciano Buggio
>
Vedi miei messaggi precedenti per la descrizione, fatta entro i limiti
delle mie conoscenze, di come la meccanica quantistica definisce i
fotoni e di come (questo lo ho descritto in maniera molto rozza ma non
credo di poterlo fare meglio nel tempo che dedico a questa cosa, e
neppure in un tempo maggiore plausibile) inserisce nella teoria il
meccanismo della fotorivelazione.
Da questa descrizione (modi -> sovrapposizione -> eccitazione dei modi
-> calcolo della fotorivelazione) vengono fuori i fenomeni di coerenza
osservati. A questo arrivo per "via negativa": gli esperimenti di
interferenza sono replicabili facilmente (il tema "coerenza" con singoli
fotoni e' stato studiato molto), se la teoria non ne prevede i risultati
viene rifiutata.
Per quanto riguarda la tua richiesta, ti chiedo di scusarmi: non ho
voglia di esaminare e criticare le frasi del libro da te citato, quindi
non lo faccio; magari c'e' un modo di farle risultare compatibili con
quello che ho detto, magari non c'e'.
Detto questo. Non ho letto i dettagli, ma questo articolo pare
interessante perche' mostra "in diretta" l'accumulazione dei fotoni
ottenuti con una sorgente completamente diversa da quella atomica del
libro che hai citato:
Video recording true single-photon double-slit interference, Reuben S.
Aspden and Miles J. Padgett, American Journal of Physics 84, 671 (2016);
https://doi.org/10.1119/1.4955173
E' open access, il link della rivista e'
https://aapt.scitation.org/doi/10.1119/1.4955173
La sorgente e' un cristallo in cui luce blu viene convertita in luce
infrarossa con bassa efficienza, "un fotone blu si divide in due
infrarossi" (le virgolette indicano che la frase va interpretata).
Esempi di conversione di frequenza si trovano in
Sum-frequency generation in disordered quadratic nonlinear media
Fabian Sibbers; Jörg Imbrock; Cornelia Denz,
Proceedings of SPIE Volume 7728, Nonlinear Optics and Applications IV;
77280Y (2010),
scaricabile da
https://www.uni-muenster.de/imperia/md/content/physik_ap/denz/publikationen/2010/05_sibbers.pdf
Lo ho scelto perche' ci sono delle belle immagini (anche in questo caso
non ho letto l'articolo, ho solo dato un'occhiata). Ce n'e' una piu'
semplice in
Tutorial on nonlinear optics, S. Choudhary and R. W. Boyd,
Proceedings of the International School of Physics â€"Enrico Fermiâ€,
Course 190 â€"Frontiers in Modern Opticsâ€, edited by D. Faccio, J. Dudley
and M. Clerici
(IOS, Amsterdam; SIF, Bologna) 2016
DOI 10.3254/978-1-61499-647-7-31
(scaricabile da
http://www.boydnlo.ca/wp-content/uploads/2017/08/Tutorial%20on%20nonlinear%20optics.pdf)
figura 2, tratta da
Dolgaleva K., Lepeshkin N. and Boyd R. W., Frequency doubling, in
Encyclopedia of Nonlinear Science, edited by Alwyn Scott (Routledge, New
York) 2004.
(Questa volta ho linkato quattro articoli con esperimenti )
Received on Tue May 05 2020 - 12:08:13 CEST