Re: Interferenza EM

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Sun, 13 Jun 2004 21:05:21 +0200

luciano buggio ha scritto:
> Ma c� una cosa che mi interessa di pi�, te ne avevo gi� palrato e mi
> hai risposto, ma vorrei approfondire.
> ...
> Se prendiamo un'onda incidente di ampiezzza doppia, avremo che la sua
> ampiezza � 2 e la sua intensit� 4.
> Ti assicuro che non riesco a capire.
> Cos'� l'intensit� di un'onda? Ha a che fare, matematicamente, data la
> curva dell'ampiezza, con un suo integrale definito?
La definizione esatta e': densita' superficiale di potenza, ossia
energia trasportata per unita' di tempo e superficie.
Matematicamente, e' collegata al vettore di Poynting, che per un'onda
piana e' proporzionale al quadrato di E.
Meglio: al valor medio nel tempo del modulo del vettore.

> Forse puoi chiarirmelo spiegandomi come si rivela (rileva:-)?), come
> si misurano, sperimentalmente l'ampiezza e l'intensit�.
Per un'onda di frequenza suff. bassa, la misura dell'ampiezza si fa
con un'antenna. E' quello che fanno i "misuratori di campo", oggi di
gran moda per via dell'inquinamento e.m.
La corrente indotta nell'antenna e' proporzionale all'ampiezza
dell'onda, ossia al campo E.

Quanto all'intensita', ci sono molti modi, anche a seconda del campo
di frequenze. Un metodo che funziona sempre e' quello termico: fai
assorbire l'onda da una corpo, e vedi quanto si scalda.

> Trovo scritto nello stesso articolo:
> "L'occhio umano e la maggior parte dei fotorilevatori esistenti non
> rispondono direttamente all'ampiezza dell'onda, bens� alla sua
> intensit�"
> Potresti dirmi qual'� il rispettivo principio di funzionamento, per
> l'ampiezza e per l'intensit�?
I fotoriVeLatori, che funzionano nel visibile o nei pressi, sono tutti
in sostanza basati sull'effetto fotoelettrico: il numero di elettroni
estratti per unita' di tempo e' direttamente prop. all'intensita'
dell'onda.
Anche l'occhio in sostanza funziona cosi'.

Naturalmente parlare di effetto fotoelettrico significa parlare di
fotoni: un rivelatore ha un suo "rendimento quantico", che vuol dire
quanti elettroni tira fuori per ogni fotone incidente.
Rendimento quantico ideale sarebbe 1, ma e' sempre minore, anche mlto,
a seconda del tipo di rivelatore.

Ma non credo che tutto questo possa risolvere i tuoi dubbi, che tanto
per cambiare non capisco quali siano...
                  

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sun Jun 13 2004 - 21:05:21 CEST

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