>> Vi sono dei teoremi cmq che permettono di scomporre una funzione in
>> somme di seni e coseni, ognuno moltiplicato per un dato coefficente
>> (sembra anche intuitivo, no?).
>
>OK, questo l'ho visto da qualche parte (si applica anche in acustica,
>per le armoniche fondamentali, ecc.)
Esatto, stessa cosa.
>> In questo modo e' possibile suddividere
>> un dato campo, ad esempio elettromagnetico, nelle varie frequenze che
>> lo compongono.
>
>....questo concetto mi e' nuovo (cioe': non avevo mai pensato di
>applicare Fuorier ad un campo! :)
Se la tecnica e' banale, il senso e' innovativo infatti, dovuto se non
sbaglio a Heisenberg e altri. Che questo fosse logico, se parli di
acustica, e' scontato se ci pensi. Le onde elettromagnetiche ben si
prestano ad essere analizzate in termini di spettri e frequenze, no?
>> Se il campo e' classico, questi coefficenti si comportano come numeri.
>> Se il campo e' quantistico, i coefficenti che escono fuori si
>> comportano come matrici,
>
>OK. Quindi un campo quantistico si caratterizza in base al suo sviluppo
>di Fourier, che ha per coeff. delle matrici e non degli scalari?
>....anche se la cosa mi sembra un po' "fumosa"...
Lo so, ma temo di non poterti aiutare a meno di essere impreciso (e
gia' ho concesso qualcosa all'imprecisione nel post precedente) e/o
costringerti ad imparare almeno le basi della meccanica quantistica.
Ti consiglio di leggerti il post di Elio di risposta al thread sulle
frequenze del fotone, ti puo' dare qualche altro spunto.
Provo a darti un'ultima immagine, forse piu' esplicativa. Vi sono
delle imprecisioni in quanto sto per scrivere, ma sono correlate alla
necessita' di farmi capire.
Tu stai scomponendo il campo nelle sue frequenze, ok? In pratica e'
come se tu avessi il campo complessivo, e cercassi di vederlo come
composto dai singoli fotoni. Quello che si e' visto pero' e' che tali
fotoni si comportano proprio come particelle (guarda ad esempio
l'Effetto Compton). I coefficenti che sono davanti alle varie
frequenze quindi, non possono essere numeri qualsiasi, devono
rispettare delle regole di quantizzazione (per essere imprecisi e
rispettare un'idea grezza di quantizzazione, non ci puo' essere un
fotone e mezzo, no?). Come vedrai se seguirai un corso di meccanica
quantistica, tali supposizioni portano a risultati molto piu' potenti
di quanto intuitivamente si possa pensare, e ad una matematica molto
piu' ricca che include in se' elementi aleatori.
--
-Thanatos-
HatTrick: bobon123 - Djiins, V.167
Membro del Club dei Mille, Tessera #017
Experienced Manager dell'Italian Hattrick Newsgroup Federation
Studente nell'Universita' Italiana Hattrick
Received on Sat Jun 12 2004 - 11:09:23 CEST