Re: Curvatura di onde e.m.

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Sat, 05 Jun 2004 20:46:58 +0200

om - Sat Jun 05 20:46:58 2004
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Dolphin10 ha scritto:
> Salve a tutti, studiando le onde elettromagnetiche per le trasmissioni
> via Terra ho scoperto che per collegamenti a distanza di circa 50-60
> km tali onde non percorrono pi� un cammino elettrico rettilineo bens�
> tendono ad assumere la curvatura terrestre.
Anche molto piu' di 50-60 km: centinaia e pure migliaia, a seconda
della lunghezza d'onda.

> Non mi � ben chiara per� la causa di questo fenomeno. Le mie ipotesi
> sono
> ...
Nessuna di queste.
La causa fisica e' semplicemente la conducibilita' elettrica del suolo
(o del mare): la propagazione e' tanto migliore quanto piu' la
conducibilta' e' alta, quindi sul mare.
Non e' facile dare una spiegazione intuitiva, e il fenomeno ha
interessato, nei primi anni del secolo scorso, fior di fisici
matematici. Ma in sostanza le equazioni della propagazione delle onde
in presenza di un conduttore portano appunto a questo: che l'onda
"segue" la forma del conduttore.

Se oggi la radioricezione in onde medie non fosse cosa pressoche'
obsoleta, ti potrei consigliare un'interessante verifica sperimentale.

E' un fatto noto che di giorno le OM (frequenze attorno al MHz) si
ricevono male, e solo a distanze non grandi (poche centinaia di km).
Quella che arriva e' appunto soltanto l'onda superficiale, perche'
l'onda trasmessa verso la ionosfera viene assorbita dallo strato D,
piu' basso, che e' fortemente ionizzato di giorno grazie alla luce
solare.
Di notte invece la distanza di ricezione aumenta molto, perche'
arriva l'onda riflessa (sugli strati ionizzati piu' alti, che
esistono anche di notte).
Pero' a distanza intermedia possono arrivare entrambe: l'onda di
superficie e quella riflessa. Ma la fase relativa non e' costante,
causa le fluttuazioni della ionosfera: risultato, si puo' avere un
caratteristico andamento oscillante nel campo ricevuto ("fading") che
a volte avviene con periodi attorno al secondo o anche piu' lunghi,
alternando momenti di ricezione intensa ad altri di ricezione
praticamente nulla.
          

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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sat Jun 05 2004 - 20:46:58 CEST

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