Re: Il mistero degli orologi accelerati, risolto o no?

From: Aleandro Oleandri <profumo_at_bingo.net.org>
Date: Sun, 19 Jun 2011 00:27:52 GMT

"g.f." <ginospam_at_booh.it> ha scritto:

>
>"Aleandro Oleandri" ha scritto
>
>> Infatti pensa che in un giorno ci sono 1440 minuti.
>> Un aumento di 20 minuti equivale ad appena un 1,389% di aumento
>> della frequenza, quindi basta passare da 50 Hz a 50,69 Hz !
>
>Quindi � matematico che l'avanzamento di 20 minuti non � causato dalla
>frequenza: infatti quasi mai la deviazione di frequenza supera gli 0,1 Hz,
>ed inoltre vi � la compensazione giornaliera dei cicli.

Non � matematico un bel niente SE per caso la frequenza di rete �
salita per sbaglio.

>Se fosse dovuto alla frequenza dovremmo notare, accanto a periodi di
>avanzamento anche periodi di ritardo.

E perch�? Se la media invece di fare 50 Hz fa 50,7 Hz, ti ritrovi
con 20 minuti in pi� al giorno.

>Invece gli orologi basati sulla frequenza di rete vanno SEMPRE, chi pi� chi
>meno, avanti. Perch�?
>La ragione � semplicissima, ed � legata alla presenza di disturbi sulla
>rete.
>Disturbi che sono ineliminabili, perch� possono essere generati ovunque
>sulle linee dal produttore all'utente.
>Possono dipendere da eventi atmosferici, da commutazioni della
>distribuzione, da accoppiamenti elettromagnetici, dall'intervento dei
>circuiti di protezione, ma anche da carichi non correttamente gestiti.

Questo � vero, ma non ho mai notato questo fatto. Ci far� caso
sui miei orologi.

>Quando un disturbo eccede le capacit� di reiezione ai disturbi del circuito
>di interfaccia con la rete, nel 99.99% dei casi viene conteggiato un impulso
>in pi�. In presenza di una rete disturbata � facile accumulare conteggi
>anche per 20 minuti al giorno e pi�.
>
>Un circuito di interfaccia con la rete costituito da un semplice
>squadratore, funziona benissimo finch� la forma d'onda di rete � una
>sinusoide perfetta, ma genera un eccesso di cicli in pi� in prseenza di
>disturbi.
>Un'interfaccia dotata di PLL ( in pratica un circuito che oscilla di suo
>"attorno" ai 50 Hz, ed usa la frequenza di rete per effettuare delle blande
>correzioni alla propria frequenza naturale) � un circuito che ha ottima
>reiezione ai disturbi di rete.
>Ma la circuiteria PLL, anche se poco, costa. Quindi quando � necessario
>contenere i costi all'osso, si evita...

Oddio, oggi un PLL lo vendono nei negozi di alimentari, o
quasi...

>Con tutta probabilit� le attivit� attorno al cavo subacqueo hanno comportato
>un aumento dei disturbi sulla rete.
>La storia dei 51Hz non mi sembra proprio credibile...
>

Per� � quello che hanno detto.

>Bye
>
>Gigi
Received on Sun Jun 19 2011 - 02:27:52 CEST

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