Problema su indice di rifrazione e costante dielettrica relativa
Salve, sto studiando fisica 2 ho un dubbio per quanto riguarda la
propagazione delle onde nei dielettrci. E' una cosa che non mi � molto
chiara e avrei bisogna di una conferma.
Dalle eq di maxwell possiamo ricaviamo che v=c/sqrt(er*mr) dove er e mr sono
costante dielettrica relativa e permeabilit� magnetica relativa del mezzo in
cui l'onda si propaga con velocit� v. Tralasciando i materiali
ferromagnetici possimao porre mr=1 e quindi v=c/sqrt(er). Adesso si �
definito l'indice di rifrazione assoluto come n=c/v...quindi si potrebbe
dire che n=sqrt(er). Da quel che ho letto x� ci sono delle situazioni in cui
questo va bene (ad esempio per aria o idrogeno) ma per l'acqua no (er=80).
Sempre se non ho capito male tutto � dovuto alla dipendenza della
polarizzabilit� dalla frequenza per cui, se consideriamo molecole polari,
queste avranno un momento di dipolo proprio e dunque, oltre alla
polarizzabilit� elettronica si avr� anche quella per orientamento. Tuttavia
i dipoli, penso a causa della maggiore inerzia, riescono a seguire le
oscillazioni del campo molto meno, per cui hanno frequenze di assorbimento
nelle microonde o nell'ifrarosso; mentre per molecole apolari si parla solo
di polarizzabilit� elettronica e pertanto si riesce a star dietro a
frequenze maggiore ( e quindi le molecole apolari hanno freq di assorbimento
nel visibile o nell'ultravioletto. Quindi penso che la discrepanza stia nel
fatto che se misuriamo n con frequenze vicine all'assorbimento la misura si
discoster� dalla sqrt(er). Quanto ho detto, forse (sempre che sia corretto),
si spiega dal grafico che esprime n in funzione della lungh d'onda, che si
pu� ricavare utilizzando la legge di clausius-mosotti per dielettrici non a
bassa densit� e utilizzando quel modello semiclassico dove si considera
l'elettrone dell'atomo legato da una forza di tipo elastico. Se fin qui non
ho ancora detto fesserie mi rimane comuque il dubbio che, per arrivare a
tale legge, si utilizza sempre la relazione n=sqrt(er). Questo l'ho visto in
+ di un libro e sempre "impunemente"...insomma mi sembra che utilizzi A=B
per arrivare a dire che A si discosta da B. Proprio oggi leggevo una cosa
del genere dove mi � sembrato di capire che ponesse n=sqrt(er) considerando
frequenze lontane da quelle di assorbimento ma poi, utilizzando la relazione
ricavata, conclude che se siamo in frequenze di assorbimento tale relazione
non � pi� valida. E' corretto questo?
Grazie a chi vorr� aiutarmi e scusate se non son stato molto chiaro
Received on Fri May 28 2004 - 13:24:12 CEST
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