Re: Assetto di un cubo di legno galleggiante
>> Ok, su questo non c'� problema, ma non � l'argomento della mia
>> contestazione: tu hai detto che basta un velo d'acqua al galleggiamento,
>> e io ti ho risposto che in condizione di non quilibrio della bacchetta
>> questo � evidentemente non vero. Quindi la tua affermazione � sbagliata.
>
> Questo infatti vale all'equilibrio!
>
>> Se invece ti riferivi a condizione di equlibrio della bacchetta, �
>> sbagliata l'affermazione che parla di uno strato di molecole d'acqua non
>> in equilibrio.
>
> Quest'altro discorso invece vale mentre la bacchetta si muove!
>
>> In entrambi i casi il discorso da te fatto sopra come minimo non si
>> capisce, come massimo � sbagliato.
>
> Semplicemente erano due discorsi diversi, detti in contesti diversi: ho
> cercato di analizzare la situazione all'equilibrio e quella fuori
> equilibrio, ma non andavano mescolati i due casi...
A me sembravano piuttosto mescolati nel tuo discorso (non si capiva dove
cambiavi contesto), ma a quanto pare mi sbagliavo...
>> Se ti interessano solo le conclusioni, puoi anche inventare un problema
>> del tutto diverso che abbia le stesse equazioni risolutive. Ma se quello
>> che ti interessa � spiegare il perch� si giunge a tali conclusioni, cio�
>> perch� come il modello matematico possa essere considerato una buona
>> approssimazione del fenomeno reale (passaggioa mio parere essenziale in
>> fisica) DEVI essere preciso in quel che dici. Se usi il termine
>> "sorgente di forza" questo ha un significato preciso, e delle
>> implicazioni piuttosto pesanti...
>
> Invece non c'� nulla di particolare: lo strato d'acqua attorno alla
> bacchetta spinge verso l'alto come risultante di tutte le pressioni delle
> molecole d'acqua nel contenitore, a loro volta causate dalla forza di
> gravit�. Ma visto che non ci interessa studiare il moto di ogni molecola
> nel recipiente, ma solo la posizione della bacchetta, tanto vale dire che
> la forza � generata "per magia" dalla pellicola attorno alla bacchetta.
No, mi spiace. Il perch� di questo "no" lo capisci rileggendo l'inizio del
blocco da te quotato qui sopra: se si volgionospiegare i perch�, non si
possono tirare in ballo magie. Altrimenti poi si crede che le cose avvengano
per magia...
> N� pi� n� meno di quando si modella l'attrito su un piano dicendo: "il
> pavimento esercita una forza che si oppone al moto..." come se facesse
> apposta a ostacolarci,
> quando invece esso � dovuto solo all'attrazione a livello microscopico di
> due superfici a contatto...
Si ritorna sempre al solito discorso: quella da te citata � una buona
approssimazione se sei interessata a studiare il moto di un corpo sottoposto
a certe condizioni, ma se mai tu volessi spiegare perch� esiste tale
attrito, ti esorterei vivamente a NON usare tale l'argomentazione.
> In pratica, quando in una discussione tutti conoscono bene l'argomento,
> qualche "licenza" o abuso di termini per brevit�, si pu� concedere...
Si, ma a mio parere in questo caso le condizioni rischieste erano tutt'altro
che ovviamente verificate, sia da parte mia, che tua, che di chiunque
stesse, anche senza intervenire, seguendo la disussione (Claudio ad esempio,
che ha aperto il post?)
>>> Alla fine direi che siamo d'accordo, no?
>>
>> Sulle conclusioni senz'altro, sul modo di vedere la cosa (e soprattutto
>> di esporla) assai meno, ma temo che a questo non ci sia rimedio senza una
>> discussione faccia a faccia.
>> Quindi per il momento "seppelliamo l'ascia" e alla via cos�!
>
> D'accordo, alla prossima discussione! :-)
Ciao
Giacomo
Received on Tue May 25 2004 - 14:19:52 CEST
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