"fowl" <derachtung_at_yahoo.it> ha scritto nel messaggio
news:92e8f66a.0405081128.760dbdb4_at_posting.google.com...
> Sicuramento questo � lo scenario pi� accettato e riconosciuto, almeno
> da quanto ho letto in pubblicazioni di autori vari. Tuttavia,
> rimangono dei problemi come il che cosa c'� all' esterno dell'
> ipersfera (e a questa domanda in genere si risponde che semplicemente
> quel qual cosa NON c'� e che l' universo si espande in se stesso),
Io, da quello che ritengo di avere scoperto, non vedo problemi.
Se vuoi sapere cosa c'� all'esterno dell'Ipersfera
posso dirtelo sens'altro, c'� la stessa cosa che c'� all'interno,
e cio� nulla di nulla.
Per definizione, c'� il Nulla.
E deve essere per forza cos�.
Perch� tali direzioni sono perpendicolari alle nostre tre,
e sono direzioni che n� la "volgare" materia,
n� la Luce possono percepire.
Nessuna particella di Materia o di Luce
sar� mai in grado di gironzolare in quelle direzioni.
La quarta dimensione dello Spazio serve alla Natura
solamente per curvare la palla tridimensionale Universo
e farla diventare un'Iperpalla quadridimensionale, e, anche,
per conservare l'Energia totale dell'Universo.
Secondo me � errato affermare che l'Universo si espande in s� stesso.
Sarebbe cos� qualora la forma geometrica dell'Universo
fosse identica a una semplice palla tridimensionale.
E' vero che la cosidetta Espansione dell'Universo
avviene propriamente verso tali direzioni,
ma si deve precisare per� che ogni oggetto dell'Universo
si muove in tali direzioni col proprio interno.
In altre parole, le direzioni della quarta pependicolare
sono quelle che dall'interno di un corpo portano fuori di esso
senza attraversare per niente il corpo medesimo.
> oppure il cosa c'� all' interno dell' ipersfera, nel qual caso si
> risponde che non � dato di conoscerlo, in quanto, se c'�, � esterno
> all' universo, e quindi non alla portata di ci� che si trova nell'
> universo stesso.
Certo � all'esterno dell'Universo,
ma perennemente a strettissimo contatto con noi.
E, in ogni caso, del tutto comprensibile per le nostre menti
e per la nostra conoscenza.
> Per�, trovo che queste risposte siano piuttosto spiazzanti, in quanto
> non vedo come qualcosa possa aumentare se stesso senza farlo a spese
> di qualcosa d' altro, come un pallone in una scatola si espande a
> spese dello spazio all'interno della scatola stessa.
E' vero quello che ora dici,
per� l'esempio che fai � fuori proporzioni.
Tieni presente due cose:
1) Il Nulla a quattro dimensioni dev'essere
per forza di cose a estensione infinita;
2) lo spessore dello Spazio e della Materia a tre dimensioni,
cio� a dire di tutte le parti del nostro Universo,
se confrontati e visti dall'alto delle quattro dimensioni,
appaiono e sono di spessore zero;
tanto che l'interno e l'esterno dell'Ipersfera
sono perfettamente a contatto.
> Certo, si
> potrebbe dire che in realt� l' universo ha sempre avuto delle
> dimensioni finite
Si, l'universo ha delle dimensioni di ampiezza finite.
> (per un ipotetico osservatore esterno, anche se
> questa frase � priva di significato, visto che non c'� un esterno),
L'esterno dell'Universo esiste,
e la frase non � priva di significato.
> mentre sono lo spazio ed il tempo a stirarsi al suo interno e, quindi,
> a far credere all' osservatore interno che l' universo sia in
> espansione.
Io penso che l'espansione dell'Universo sia relativa,
e dipende dall'intensit� gravitazionale dell'osservatore.
> Ma, ammesso che ci� che ho detto sia vero, che dire dell' interno?
> E ancora, che cosa sono di preciso le brane e come potrebbero spiegare
> questi problemi?
E che sarebbero queste brane? Mai sentite.
Ciao.
--
Francesco Alf�
Stazione Astronomica di Vittoria-sud
contrada Cappellaris
Received on Mon May 10 2004 - 17:57:55 CEST