Re: paradosso del treno

From: Aleandro Oleandri <profumo_at_bingo.net.org>
Date: Sun, 29 May 2011 23:36:14 GMT

Francesco Mitico <camminando99SPAM_at_gmail.com> ha scritto:

>me lo potete confutare con parole semplici?
>Paradosso del Treno:
>immaginiamo di poter emettere un raggio di luce che parta dall’inizio di
>un treno lungo 300m che viaggia in direzione opposta a 100km/h.
>Lungo tutto il treno sono posti degli osservatori che vedranno il raggio
>di luce passare a 300.000 km/sec ca poiché la velocità della luce è una
>costante qualsiasi sia il sistema di riferimento. Il raggio impiegherà
>per arrivare alla fine del treno un tempo t1=s/
>v=300/300.000.000=1/1.000.000 di sec. Immaginiamo poi che il raggio esca
>dalla porta posteriore del treno per percorrere ancora un percorso sulla
>terra tale per cui per un osservatore a piedi percorra in totale, parte
>sul treno + parte sulla terra, 300m. anche tutto lungo questo percorso ci
>sono degli osservatori i primi dei quali vedranno il raggio attraverso i
>finestrini del treno. Anche le misure di questi ultimi osservatori
>saranno sempre uguali a 300.000km/s sempre perché la velocità della luce
>è una costante, quindi il tempo impiegato sarà
>t2=300/300.000.000=1/1.000.000 sec. Il ché è impossibile perché t1=t2
>mentre la luce abbisogna di un certo tempo per viaggiare dalla fine del
>treno al punto 300m distante sulla terra e si dovrebbe avere t1<t2!

Non capisco il problema.
Se per quelli sul treno la luce percorre 300 m e per quelli a
terra anche, ovvio che in entrambi i casi impieghi un
microsecondo.
Dov'� il problema?
Received on Mon May 30 2011 - 01:36:14 CEST

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