Il 27 Apr 2004, 21:06, Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> ha scritto:
> No, il cadere non risolve niente.
Cioe' solo passare attraverso l'orizzonte cambia la
situazione. Allora pero' converrai che la nozione di
orizzonte degli eventi non corrisponde alla comune
nozione di orizzonte. E' impossibile superare un
orizzonte, questo si sposta sempre, invece l'orizzonte
degli eventi viene superato obiettivamente ad un certo
tempo.
> Il cono-luce futuro di un punto interno all'orizzonte e' tutto contenuto
nell'orizzonte, e tutte le linee di tipo tempo o di tipo luce emesse da quel
punto finiscono nella singolarita'.
D'accordo. Voglio controllare se la dimensione fissa una
tempo di caduta oppure questo tempo e' indipendente da r_s.
> > ...
> > Superato l'orizzonte degli eventi si verifica che vedo il resto della
> > storia, e mi immagino diversi scenari:
> > ...
> > Sembra naturale la I ipotesi, anche se da qualche parte ho letto che
> > al crescere del tempo proprio il tempo da cui i segnali ottici
> > arrivano puo' andare al contrario.
> Al tempo! :-))
> Che cosa intendi qui per "tempo"? La coordinata t di Schwarzschild?
> Allora si', e' vero, ma non significa molto.
No intendo il tempo proprio dell'emettitore.
Gli scenari sono appunto quelli descritti, da quel
che dici mi sembra che tu parteggi per la prima
eventualita'.
> >> Nota che le geometria interna *non e' statica*: il coeff. > delle
coordinate angolari e' la coordinata tenporale!
> >
> > Accipicchia e questo?
> E questo cosa?
lo spazio "dinamico". In fondo la statica e'
uno schema mentale adatto in ipotesi
"adiabatiche", cioe' quando esiste una variabile
che puo' essere rivista come un parametro e
che puo' cambiare senza grandi variazioni
nella struttura parametrizzata. Nel nostro caso
si tratta del tempo come parametro per le distanze
fra un insieme di oggetti.
ma cosa intendi qui con tempo? r? Forse intendi che per
quanta energia si spenda o per quanto si
considerino condizioni iniziali differenti
non esistono soluzioni "ferme", come mi aspetterei
che sia in accordo con quello che dicevi sopra?
Questo si verifica forse perche' non esistono coordinate
nella zona interna che portano a zero i termini di tipo
g_oi della metrica? Ma in tal caso mi sfugge:
Tra le ipotesi per il problema di Schwarzschild figura
infatti anche quella di esistenza di un Riferimento
globale di quiete, che sia anche di tipo normale (V_4
fogliettata).
C'e' forse il tema delle tensioni che in questo discorso
di Rez non entra. Quindi puo' darsi che non sono possibili
riferimenti rigidi entro un orizzonte degli eventi?
> > Tuttavia l'area non dipende da t.
> E che te ne fai che non dipenda da t? t non e' piu' il tempo...
> Un consiglio: cerca di prendere familiarita' con le coordinate di K-S,
> e vedrai che tutto si semplifica.
Al tempo :-))) che la complessita' si strutturi
non vuol dire, IMHO, che si semplifichi. Vuol dire che
si esplica in forma intellegibile. L'intelligenza
e' semplice solo rispetto a se stessa, la ragione ed il percorso che
conducono dall'intelligenza alla ragione possono essere complessi, quindi
non direi che tutto si semplifica, direi che tutto si ordina rispetto ad un
ordine preesistente
e viceversa. :-))) Senza polemica, si intende, ma la ricezione
del consiglio, che accolgo, implica un'azione complessa,
di studio al di fuori della necessita' di studio piu' immediato, che devo
rimandare a tempi piu' adeguati.
Ho voluto intervenire nella discussione in quanto
avevo riflettuto appassionatamente su questi argomenti,
non posso, al tempo attuale, divergere ulteriormente :-)
Vi ringrazio, te in particolare, per ogni eventuale
illuminazione aggiuntiva alle tante gia' copiosamente
versate.
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> Elio Fabri
> Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Thu Apr 29 2004 - 21:50:50 CEST