nicola scolari wrote:
> Mi sa che stai veramente facendo un casino con le definizioni, anche
> perche' personalmente non ho mai sentito parlare di semisinusoidi.
Chiamo cosi la parte di onda (armonica) che ha la stessa fase: o tutte le
creste (sinusoide a fase positiva) o tutti i ventri (sinusoide a fase
negativa)
> tu prendi un punto (p,q) nel piano della TdF, il valore in questo
> punto (che dovrebbe essere complesso), ti indica il fattore
> moltiplicativo k1 dell'armonica A1=exp(i*p*x)*exp(i*q*y). Il valore
Ma scusa il valore della TdF di un segnale reale non � semplicemnte
l'ampiezza reale della sinusoide??? Insomma, la xostante A dell'armonica
A*cos(wt)? Se no, capiamoci! Io devo prendere st� benedette armoniche e le
devo sommare per avere una
immagine. Per me questo significa che devo prendere la mia immagine e, punto
per punto, vedere quale risultato d� la somma di tutti i miei addendi, che
devono essere dimensionalmente uguali alla somma che voglio ottenere. Nelle
mie immagii la somma ha le dimesnioni di una luminosit� (dal nero al
biancho). Ogni armonica in quel punto deve avere la sua luminosit� che pu�
essere positiva o negativa, in modo che il contributo dell'armonica possa
eserre di aumentare o ridurre la luminosit� del punto. Tutto ci� presuppone
una cosa semplice: la luminosit� � legata alll'ampiezza della mia armonica.
Il valore che in quel punto assume l'armonica varia da -m a +m, dove m �
l'ampiezza massima (ampiezza apputo) della mia onda: a seconda della fase,
dell'ampiezza e della frequanza di quell'onda, io avr� in ogni siongolo
punto della mia immagine un contributo in luminosit� di quell'armonica. Ora:
a me era parso (lontanamente) di capire che dalla TdF venissero fuori i
valori di ampiezza (massima distanza di una cresta o di un ventre dalla
linea dello zero) e le fasi di ciascuna armonica di frequenza f. Ossia che a
ogni vettore di modulo f (reale) (a due componenti), ortogonale alla
armonica bidimensionale di frequenza f, corrsipondesse un valore della TdF
uguale proprio all'ampiezza reale dell'armonica. Se non � cos�, come stanno
le cose????
> Quindi dato un semipiano qualunque della tua TdF
> potrai sempre ricostruire l'altro, che dunque non porta informazione.
Questo � chiaro!
> Perche' in realta' la TdF non ti da' lo spettro delle ampiezze, ma la
> densita' spettrale delle ampiezze. Se vuoi calcolare la potenza del
> segnale puoi farlo solo in una banda, integrando dal densita'
> spettrale di potenza che come ti hanno detto e' il quadrato del
> modulo della densita spettrale delle ampiezze. Per di piu' devi
> ricordarti che quando fai una FFT in realta' fai la trasformata di un
> segnale discreto periodico (il segnale e' considerato periodico),
> quindi il risultato della tua FFT e' anch'esso un segnale discreto e
> periodico.
Quello che hai scritto qui sopra � ostrogoto per me :-)
Ciao
Received on Wed Apr 28 2004 - 17:00:26 CEST
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