Re: o.e. ed E. Fabri

From: Jena#100 <mail.rt_at_katamail.com>
Date: Tue, 27 Apr 2004 21:01:13 +0200

"Alfred" <serenityeden_at_virgilio.it> ha scritto nel messaggio
news:157jc.105024$hc5.4573381_at_news3.tin.it...
> Elio Fabri wrote:
>
> > Io spero che la "teoria dei segnali" usi un linguaggio un po' preciso
> > di quello che stai usando tu...
>
> Scusa se intervengo in questo punto...ma avrei due domande da porre.
>
> 1) la trasformata di fourier, d� origine allo spettro omonimo in cui, per
> ogni singola armonica (frequenza), si ha il valore della relativa ampiezza
> (ossia della distanza dallo zero di ventri o creste). A me verrebbe da
> pensare che ogni onda siffatta abbia associata una energia (prorporzionale
> alla sua ampiezza, per l'appunto ed alla sua frequenza).

Se l' ampiezza � una quantit� finita si. Se viene fuori dal conto una
quantit� infinitesima, anche la potenza � infinitesima.


>Parlo dell'energia
> dell'armonica "pura": beh...sicuramente a determinarla c'entrano sia la
> ampiezza che la frequenza (no? se s�, in che termini???).

Non conta n� la fraquenza, n� la fase

>Tuttavia quando
> penso al segnale composto dalla somma di tutte le armoniche nei loro
> rispettivi "rapporti di fase", penso anche alla famosa interferenza
> distruttiva. Penso cio� che se prendo due onde identiche in tutto fuorch�
> nella fase e le sommo in opposizione di fase, allora avrei un risultato
> nullo.

C' � un po' di confusione. Tutte le armoniche (freq diverse) si sommano, ma
si ha interfarenza costruttiva o distruttiva (come dici tu) solo se le due
onde hanno la stessa frequenza.
La potenza della somme di due onde a frequenza diversa � uguale alla somma
delle potenze delle due onde.

>Dov'� finita l'energia delle due singole armonich� (apputo: dov'�
> finita?)? Forse non c'� mai stata, nel senso che non ha senso parlare di
> energia delle singole armoniche, ma piuttosto di distribuzione
dell'energia
> del segnale tra le singole armoniche (che se mi sfugge la differenza
> profonda tra le due cose). Passiamo ora allo spettro di potenza.
> Sia x(t) il segnale ed X(f) la sua TdF; |X(f)|^2 � la densit� di potenza
(o
> di energia?) ed � espresa ovv.te in funzione di f. Cosa significa ci�? Io
> penso cos�! In virtu del particolare rapporto di fase con le restanti
> armoniche, una determinata armonica, di frequenza f ed ampiezza A, potr�,
in
> ogni instante di tempo (visto che stiamo parlando di seganel x(t))
> incrementare o ridurre l'ampiezza del segnale x(t). Nel complesso (cio� in
> tutto il tempo in cui si integra per ottenere la TdF) questa particolare
> armonica avr� avuto un suo effetto globale sul segnale x(t). Ecco, non so
> come esprimerlo meglio, ma credo che questo sia in relazione con la
densit�
> di energia. Mi sbaglio?

Nello spettro di potenza non � contenuta l' informazione della fase delle
varie componenti frequenziali.
Due segnali con la stessa X(f)^2 possono essere diversi nel dominio del
tempo.
(Nella realt� poi spettro di ampiezza e di fase sono legati).

> 2) qual � il significato fisico delle armoniche? Quando scompongo un
segnale
> in uno spettro continuo o no di armoniche, mi
> rendo conto di fare una operazione matematica. Ma qual � il significato
> fisico di ci�? Io so, ad esempio, che se produco un brusco rumore in un
> ambiente in cui ho infiniti diapason a differente frequanza, tutti
> cominceranno a vibrare, per� so anche che il mio rumore brusco non �
> fisicamente stato provocato da una infinit� di sorgenti "monocromatiche":
> come stanno realmente le cose?

L' analisi in frequenza � solo un modo di vedere le cose. Ha il grande
vantaggio di trasformare derivate e integrali in moltiplicazioni e
divisioni, per questo � molto utile nello studio dei sistemi dinamici.

Le cose come le onde EM esistono per conto suo, senza pensare alle armoniche
o alle trasformate, che restano solo utilissimi strumenti di analisi, siamo
noi a dire che sono composte da infinite onde sinusoidali ogniuna di potenza
o energia finita/infinitesima, a loro non frega niente.

Per come la vedo io, il problema qui posto � puramente matematico, se vuoi
conoscere la "vera natura" (o qualcosa del genere) delle onde EM, penso tu
debba ricorrere alla MQ (i fotoni), ma dubito che anche qui troverai " la
risposta ultima" sulla natura delle onde, molto pi� probabilmente troverai
un modello, un quadro teorico, un sacco di matematica.

> Chiariscimi un po' le idee per favore....

Nell' attesa che altri ti rispondano, ti ho detto la mia, anche se credo che
tu cerchi una risposta pi� filosofica che fisica.
Visto che altri non ti rispondono dovrai accontentarti del mio "linguaggio
spreciso" e concludo qui i miei interventi su questo argomento, dato che
penso di aver esposto quello che sapevo.
Received on Tue Apr 27 2004 - 21:01:13 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Sep 18 2024 - 05:10:41 CEST