"sand_o_kan" <sand_o_kan_at_yahoo.it> wrote in message
news:e2e780hin9b4g9cojaeq6o5rgndhrgqvp6_at_4ax.com...
> Ciao a tutti,
> volevo sottoporvi un classico problemino di cui non so se avete gi�
> discusso in questo ng (che frequento da poco).
>
> La domanda �: quando piove, ci si bagna di pi� camminando o correndo?
> In realt� parlo solo dell'acqua che si riceve addosso dal cielo, non
> degli schizzi che eventulamente solleviamo camminando.
>
> Senza nessun ragionamento rigoroso, il senso comune fa pensare che
> correndo si riceve pi� acqua per unit� di tempo, ma mettendoci di meno
> ci sono du effetti contrari che forse si compensano. In tal caso,
> tanto vale camminare, almeno non ci si stanca :-)
> Se invece i due termini opposti non fossero dello stesso grado ci
> dovrebbe essere un atteggiamento fisicamente pi� saggio da tenere in
> queste giornate di Aprile.
> Che ne pensate?
>
Un caso estremo (che aiuta sempre): se la velocita' tende a zero, la
quantita' d'acqua che si prende sulla zucca tende all'infinito o, quanto
meno, a tutta la durata dell'acquazzone.
Proviamo quindi, semplificando al massimo:
pioggia rigorosamente verticale
persona perfettamente parallelepipeda:
a) l'acqua che cade su testa e spalle (base superiore del parallelepipedo)
sara':
1) (litri al secondo al metro quadrato) * (tempo di esposizione) * (base del
parallelepipedo)
b) l'acqua che prendo sul davanti sara'
2) (litri d'acqua per metro cubo d'aria) * (distanza da percorrere) *
(superficie anteriore del parallelepipedo)
e' chiaro che la 2 non dipende dalla velocita'
la 1) invece si' (vedi caso estremo piu' sopra)
Quindi: e' meglio correre per meno meno acqua sulla cuticagna, almeno in
aria calma.
Naturalmente, se aggiungiamo il vento, le cose cambieranno e puo' darsi che,
se siamo fortunati, cioe' il vento p. es. spira nella direzione di moto,
tenendo una velocita' uguale o magari poco superiore al vento le cose
migliorino ulteriormente.
Se poi passiamo da un parallelepipedo a un umano con o senza impermeabile,
con o senza soprascarpe, per non parlare delle pozzanghere e delle auto che
ci schizzano le cose si complicano un po' ancora.
Saluti
Mino Saccone
Received on Wed Apr 21 2004 - 16:33:54 CEST
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