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From: De Simone Romano <spalic_at_quipo.it>
Date: Sun, 11 Apr 2004 19:31:32 GMT

Senza andare a rivangare il contenuto dei libri, ma ragionando a
memoria su cose che tratto abbastanza spesso, definire l' ENTALPIA
come somma di :

1) Energia libera, utilizzabile rapidamente per produrre lavoro,

2) Energia interna, dipendente dallo stato del fluido, che pu�
essere liquido, gas o vapore, o miscuglio di pi� fluidi.

Trattandosi di una somma di due forme di energia, si esprime in
calor�e per unit� di massa, e per questo si potrebbe indicare
impropriamente come CALORE TOTALE.

Spero di non aver scritto coglionate.

RDS



"sandrosky" <giuseppe.punto.zincarini2_at_tin.it> ha scritto nel messaggio
news:huZcc.26666$hc5.1233535_at_news3.tin.it...
> Salve a tutti, vi espongo un paio di dubbi.
> Per entalpia cosa si intende esattamente? Dal mio libro leggo che si
tratta
> del contenuto termico totale, che io interpreto come il calore che ha pi�
il
> lavoro potenziale. E quindi se fa del lavoro questo non fa pi� parte del
> sistema e non lo devo "conteggiare" nell'entalpia. Se prendo per vero
questo
> non mi tornano alcune cose. Penso che tutto derivi da un 'errata
> interpretazione di quanto sopra.
> Ad esempio in un isobara considero nell'entalpia anche il lavoro che il
> sistema fa sull'esterno (pV) sebbene lo dica la formula? Se il lavoro l'ho
> fatto non c'� l'ho pi�, quindi non fa parte del contenuto termico totale.
> Oppure Se devo considerare anche il lavoro che compie perch� in un
isoterma
> non considero il lavoro compiuto nell'entalpia?
> Ho la netta impressione di sbagliare qualcosa di molto elementare....se mi
> dite cosa vi faccio sette inchini e mezzo
> Ciao e grazie!
>
Received on Sun Apr 11 2004 - 21:31:32 CEST

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