Enrico Cavallini wrote:
> Non pu� esserci campo e quindi E � variato sicuramente.
Si`
> Le condizioni di continuit� del campo elettrico dicono che la componente
> tangenziale alla superficie si mantiene immutata mentre varia la
> componente ortogonale secondo il rapporto tra le conducibilt� dei due
> materiali; poich� l'aria ha conducibilit� molto bassa, posso immaginare
> che la componente normale si annulli, come peraltro faceva immaginare la
> risposta precedente.
E quindi anche di fuori il campo e` variato
> Se io mi sposto ad una distanza dal corpo in questione, diciamo una
> biglia metallica, superiore alle dimensioni del corpo stesso, posso
> immaginare che il campo elettrico "non si ricordi pi�" di aver interagito
> con la biglia metallica?
Dipende dal grado di approssimazione che sei disposto a tollerare. Il
campo e` comunque perturbato in qualunque punto, se ti allontani sara`
meno perturbato e da un certo punto in poi potrai assumerlo non
perturbato (ma e` solo una decisione che si prende, di tralasciare gli
effetti al di sotto di un certo livello). Non ti so dire
quantitativamente di quanto cambia il campo a una distanza pari al
diametro della biglia.
> Qui sembrerebbe che grosso modo E non si accorga del sasso, immaginando
> che la conducibilit� dell'aria sia paragonabile a quella del sasso;
> d'altro canto le due epsilon possono essere diverse ed in quel caso
> parrebbe invece che il campo possa variare. Dunque? :)
In questo caso sei in presenza di un dielettrico, con una costante
epsilor diversa da 1. E quindi il campo viene perturbato, anche se in
modo diverso da prima: dentro al dielettrico il campo e diverso da zero,
ma cambia rispetto al caso di non dielettrico. Al solito devi guardare
cosa si conserva e cosa varia sulla superficie.
> Se il metallo � ferro (o similia) posso immaginare anche qui una
> distorsione del campo perch� alla superficie di separazione tra i due
> mezzi si conserva solo la componente ortogonale ma non quella
> tangenziale.
Occhio che si conserva B ortogonale (mentre per lo piu` penso con H).
> Se io mi sposto ad una distanza dal corpo in questione, diciamo una
> biglia di ferro, superiore alle dimensioni del corpo stesso, posso
> immaginare che il campo magnetico "non si ricordi pi�" di aver interagito
> con la biglia di ferro?
Stesso discorso di prima: dipende da quanto sei disposto a trascurare i
piccoli effetti. Non so dirti quantitativamente quanto sia la variazione.
>
> Se il campo magnetico interagisce col sasso (non contente magnetite :) mi
> sembrerebbe, ad occhio, non subirne influenze, n� vicino n� lontano...
Con un dielettrico il campo magnetostatico non interagisce: se mu
relativa e` 1, non ci sono cambiamenti.
> E qui francamente � buio pesto, anche perch� mi sono laureato da 10 anni
> (tra l'altro non sapevo integrare le equazioni di Maxwell neanche
> allora).
>
> Mi sembra che andrebbero studiati diversi casi, effettivamente: biglia
> conduttrice, biglia di buona permebilit�, entrambe le cose insieme,
> nessuna delle due (= sasso).
In ogni caso se perturbi una grandezza (E con metallo o dielettrico) o H
(con un materiale a mur>1), viene perturbata anche l'altra grandezza.
Ad esempio nel caso di conduttore perfetto no magnetico, in presenza di
un campo elettromagnetico NON si possono studiare separatamente E e H.
Non si puo` dire: e` un conduttore e quindi E non passa, mentre ha mur
uguale a 1 e quindi H non viene cambiato. Se modifichi E, viene
modificato anche H: nel caso del conduttore di prima, all'interno non
c'e` campo elettromagnetico (niente E ma neppure H).
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Wed Apr 14 2004 - 17:43:32 CEST