Re: Semplicità.

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_univ.trieste.it>
Date: Fri, 02 Apr 2004 09:41:00 +0200

Vorrei fare alcuni commenti, sulle tue affermazioni.

luciano buggio wrote:
...
> La costruzione cinematica della cicloide � estremamente complessa, ...

Finche' non dai una misura della complessita' si tratta di un' opinione
soggettiva. (Ovvero la complessita' rischia di stare negli occhi di chi
osserva piuttosto che nelle cose).



> Ora, io sostengo (e finora nessuno mi ha fornito di ci� una controprova)
> che, prima dell'intuizione di un certo Giuseppe Zungri (1973 ca), nessuno
> conosceva la costruzione dinamica della cicloide.

Questo e' tirato per i capelli: appena si definisce la cicloide come il
luogo dei punti descritto da un punto materiale vincolato a muoversi su
un cerchio che rotola senza strisciare, la costruzione dinamica e' gia'
li'. (O pensi che non ci sia bisogno di forze per realizzare un moto del
genere ?).

> Nessuno probabilmente si era mai domandato come si fa, nel vuoto, ad
> ottenere una traiettoria cicloidale disponendo del solo vettore F.
> Sembra incredibile, ...

E infatti e' quello che trova chiunque cerchi di risolvere il problema
dei 2 corpi (nel vuoto) per il caso di orbite circolari in un sistema di
riferimento in traslazione uniforme rispetto al centro di massa. (Solo
per fare l' esempio iu' semplice che mi viene in mente). Veramente pensi
che nessuno ci abbia mai fatto caso ?

> Inoltre, al di l� del fatto di disporre di tale consocneza dinamica, � mai
> possibile che una curva tanto straordinaria non abbia nessun impiego in
> fisica?
> Ma non solo in fisica, nemmeno nella tecnica: non trovi strano che i
> progettisti di giochi pirotecnici, essendo per ipotesi nota quella
> semplice cosa che basta far ruotare un razzo, non ci abbiano mai fatto
> vedere delle cicloidi in cielo?

Mai sentito parlare delle ricerche di Huygens sul pendolo cicloidale ?
...
> E se fossero dove la natura non si fa vedere, nel molto piccolo?
> Pensa solo alla faccenda della frequenza associata dalla MQ ad una
> particella in moto.

Forse sarebbe meglio capire la "faccenda della frequenza" in MQ prima di
correre a cercarne una spiegazione in termini di traiettoria delle
particelle.

....
>
> Per definire il concetto di semplicit� occorre iniziare dal contesto pi�
> semplice:-), che � quello del caro vecchio spazio assoluto euclideo
> (spazio tutto mentale, se vuoi).
> Non credo che in questo contesto sia difficile mettersi d'accordo sui
> criteri di semplicit�. Probabilmente se tu trovi sospetto o non
> adeguatamente definito il concetto di semplicit� che io ho utilizzato, �
> perch� pensi ad altri contesti, magari alla realt� fisica..


Cerca di capire che quello che tu giudichi complesso potrebbe apparire
semplice da un' altra prospettiva e viceversa.
Prendi pure il tuo moto cicloidale. E' piu' semplice o piu' complesso di
un moto ellittico ? E di uno rettilineo uniforme ? E di piu' oscillatori
armonici ? E di un moto unidimensionale provocato da una forza
(conservativa) arbitraria ? Tu ci puoi vedere gradi diversi di
complessita'. Ma in realta', a meno di cambi di coordinate, hanno tutti
la stessa complessita' intrinseca. Solo che questo fatto viene
"mascherato" dalla rappresentazione.

Ma tra gli scopi della fisica c'e' anche quello di scoprire la
semplicita' nascosta dietro le apparenze.
Tu ti fermi alle apparenze. Se fossimo alle origini, nulla da obiettare.
Ma quasi 400 anni dopo Galileo voler rifare tutto, decidendo di voler
ignorare quasi tutto di quello che e' stato gia' fatto mi sembra una
vera presunzione.


Giorgio
Received on Fri Apr 02 2004 - 09:41:00 CEST

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