Re: Archimede e peso

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Wed, 31 Mar 2004 21:12:42 +0200

Gian Carlo Pinna ha scritto:
> Se non ricordo male, il barone di Munchausen era riuscito ad uscire
> fuori dalle sabbie mobili afferrandosi i lacci delle scarpe e tirando
> MOLTO forte; da qui il termine bootstrap usato per l'avvio di un
> computer...
Esatto, a parte che il nome del barone siscrive unpo' piu' complicato,
e il fatto piu' importante che i computer partono davvvero :)

> Riminiscenze letterare a parte, il peso che la bilancia (dinamometro)
> registra, cambia, se affondo il galleggiante con la mano (senza
> ovviamente spingerlo sul fondo)?
Certo che cambia.
Per capirlo *bisogna* ragionare usando i principi della meccanica
newtoniana (che sono tre, ricordi?)
Considera come _sistema_ il recipiente che contiene l'acqua, l'acqua
stessa e il galleggiante.
La tua mano e il piatto della bilancia non fanno parte del sistema.

Percio' la forza F che tu applichi sul tappo e' una forza esterna, e
cosi' pure la forza G che il piatto applica al fondo del recipiente.
C'e' poi una terza forza esterna: l'attrazione gravitazionale della
Terra su recipiente, acqua e galleggiante, che metto tutte
insieme e formano il peso complessivo P del sistema.

Se il tutto e' fermo (in equilibrio) queste tre forze si debbono
annullare: il peso P + la tua spinta F eguagliano la spinta G verso
l'alto del piatto: P+F=G, da cui si vede che G e' maggiore di P.

Ora applichiamo il terzo principio: se il piatto spinge il fondo del
recipiente con una forza G verso l'alto, il recipiente spinge il
piatto con un forza G (in modulo) diretta verso il basso.
E' questa la forza che fa abbassare il piatto e muovere l'indice della
bilancia: quindi la bilancia non segna piu' P, ma segna G>P.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Wed Mar 31 2004 - 21:12:42 CEST

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