Marco� wrote:
> perch� definisci filtri "seri" solo i filtri LC ?
Mi sono espresso male, ovviamente i filtri RC attivi sono anche loro
seri :-) Mi riferivo solo agli RC passivi, in cui i poli sono solo reali.
> Se non ho capito male si realizza una partizione impedenziale tra sorgente e
> carico variabile con la frequenza.
Si`. Se fai i conti come partitore di tensione, ottieni esattamente la
funzione di trasferimento. Io ho suggerito di guardare invece
l'impedenza di ingresso, o meglio l'ammettenza se hai un generatore di
tensione come sorgente, perche' avevi parlato di potenza.
> Alla frequenza di risonanza della rete LC
> la partizione � tale da consentire il massimo trasferimento di potenza al
> carico.
Non solo alla frequenza di risonanza, ma in tutta la banda passante, con
una attenuazione (anzi dovrei dire un disadattamento) max di 3 dB.
> Non mi � molto chiaro invece in che senso un impedenza sfasata non
> riesce ad assorbire potenza. Non dovrebbe assorbire potenza in ragione della
> sua componente reale (resistiva)? Ovviamente per phi diverso da +/- pi/2
Certamente. Se consideri un generatore di tensione ideale all'ingresso
del filtro, la potenza che questo eroga vale V^2 G(omega) dove G(omega)
e` la componente reale dell'ammettenza.
Se fai i conti dell'ammettenza di ingresso e della sua fase, vedi che
l'ammettenza e la sua parte reale restano abbastanza costanti in banda
passante e poi cominciano a scendere dopo la frequenza di corner.
Ad esempio in un filtro di butterworth del secondo ordine con frequenza
di taglio =1 e impedenza normalizzate, la conduttanza di ingresso vale
1/(omega^4 +1). Vedi che e` abbastanza costante fino a omega=1 (si
riduce a meta`, entra meta` potenza, -3 dB), poi scende velocemente.
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Fri Mar 12 2004 - 19:45:01 CET