[...]
> Beh l'unica fondamentale che hai detto e' di parlare di una
> "pellicola", e poi di farla rompere...
> Se ci pensi da solo, capisci che quella "pellicola" e' impossibile
> romperla: c'e' sempre, inevitabilmente, ogni volta che c'e'
> un'interfaccia tra acqua e aria (e non solo).
> La sola che conta e' se questa "pellicola" cambi la sua area: per
> aumentare l'area occorre energia: la tensione superficiale e' appunto
> l'energia per unita' di area.
>
> Ma non e' per niente ovvio perche' per l'aria sia piu' facile entrare
> quando il collo e' largo..
Insomma avevo poche idee, ma confuse.
> Poi anche "l'aria spinge per entrare"...
[...]
> Ma siccome questo richiede che la superficie di contatto aria acqua si
> deformi, aumentando l'area, hai due effetti contrastanti: l'aumento di
> area richiede energia, ma se l'aria sale si guadagna energia.
La spiegazione e' decisamente piu' chiara se si pensa in termini di energia,
come mi ha fatto osservare: l'aria non vuole fare proprio niente.
> Chi vince?
> Non e' banale, ma il risultato e' che se se il collo e' abbastanza
> stretto, vince la tensione superficiale; se il collo e' piu' largo,
> vince la gravita'.
Grazie per la spiegazione :-)
>A<
Received on Tue Mar 02 2004 - 15:16:48 CET
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