Re: Definizione di "trasparente"
Patrizio ha scritto:
> Cmq, forse, ci siamo dimenticati di dire che l'assorbimento
> c'e' in ogni caso, anche nei trasparenti, per poi avere riemis-
> sione, altrim. nn ci sarebbe variaz. di indice di rifrazione e,
> conseguentemente, diminuzione della vel. della luce nello
> attraversamento di di mat. trasparenti. Per quelli nn trasp.
> l'assorbim. nn e' transitorio, ma definitivo, con trasf. di "en.
> luminosa" in "en. termica" (in definitiva), o almeno cosi' mi
> sembra di aver capito.
Discorso delicato... (e speriamo che Buggio non ci legga ;-) ).
In un primo tempo avevo pensato che tu volessi dire una cosa, poi
credo di aver capito che ne vuoi dire uh'altra.
E' vero che non ci puo' essere indice di rifrazione diverso da 1 se il
mezzo non e' assorbente in qualche parte dello spettro, ma
l'assorbimento (quello che poi chiami "definitivo" puo' essere anche in
una banda lontana.
Niente vieta di avere un mezzo perfettamente trasparente nel
visibile, e che assorbe solo nell'ultravioletto: anzi questa e' piu' o
meno la regola per i mezzi trasparenti piu' comuni.
Pero' mi pare che tu stai pensando ad assorbimento "virtuale", cosa
che ha sneso in una certa descrizione teorica (teoria quantistica dei
campi, schema perturbativo) ma non la venderei come la "realta'" delle
cose.
Non perche' sia in qualche nodo falsa o altro; ma perche' e' appunto
un paradigma descrittivo, ma non e' l'unico possibile.
Tra l'altro, la teoria microscopica della dispersione si puo' fare
benissimo in ambito classico: e' il contributo di Lorentz all'ottica
dei mezzi materiali.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Mon Feb 16 2004 - 20:36:37 CET
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