In seguito ad un post di risposta che ho fatto su it.scienza.biologia mi �
stato obiettato, da un fisico, che la concezione dell'Ottica dell Visione
che ho, e che ci danno in genere alla facolt� di Medicina, � vecchia di
secoli nonch� sorpassata..mi potete dire cosa c'� di sbagliato nella
concezione "classica" che ho io e che i libri di Fisiologia (e non solo!)
si ostinano a propinare...perch� proprio non riesco a capire cosa ci sia
di poco corretto..
Vi riporto, in merito, il mio intervento..
> viene citata una fantomatica possibilit� sperimentale
> attraverso la quale sarebbe possibile ricavare o vedere impressa nella
> retina l' ultima immagine prima di essere morti....
E' impossibile, la retina �, di fatto, la porzione un nervo, ovvero �
l'origine reale del II paio (n.ottico) e su di essa non rimangono impresse
immagini, le immagini captate dai sistemi diottrici dell'ottichio giungono
alla retina e l'elaborazione spetta alla corteccia calcarina area 17 di
broodman alla quale giungono tramite la radiazione genicolocalcarina del
gratiolet..di fatto un animale decorticato non vede nulla, quindi la
visione spetta al SNC non alla retina, non so se mi spiego..questo spiega
anche perch� le possibilit� di impiantare occhi bionici et similia sono
possibili solo se la cecit� � acquisista e non congenita, in quanto se il
paziente � cieco dalla nascita non ha sviluppato quest'area corticale, e
non vedrebbe..l'occhio da solo � un sistema fantastico, ma senza corteccia
non vede..
Un altro appunto, quando allora si guarda il fondo dell'occhio, ovvero si
esamina la retina, l'esaminatore dovrebbe vedere delle "immagini", secondo
questo ragionamento..inevece vede soltanto macula, fovea e tante altre
cosucce..ma non immagini..
ciao!
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L'abolizione del dolore in chirurgia � una chimera. Bisturi vorr� sempre
dire dolore
Prof. A. Velpau, eminente Chirurgo francese, 1839
Received on Tue Feb 17 2004 - 13:04:51 CET