Re: quanto stagno posso fondere con 40 W?

From: foice <NONfoiceSPAMMARE_at_tiscalinet.it>
Date: Tue, 10 Feb 2004 23:22:42 +0100

On Mon, 09 Feb 2004 20:42:39 +0100, Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
wrote:

>Non e' mica vero: bolle in blocco se e' tutto alla stessa temperatura.
>E in realta' l'acqua della pentola bolle dal fondo, dove la
>temperatura e' maggiore. Poi i moti convettivi aiutano a uniformare la
>temperatura.

Beh hai proprio ragione. Come in tutte le cose c'era un ipotesi ... e
io l'ho dimenticata ...

>
>Non hai mai sentito di quel classico esperimento in cui si mette acqua
>in una provetta, un pezzettodi ghiaccio in fondo, tenuto fermo con un
>peso, e si scalda l'acqua con una fiamma vicino alla bocca della
>provetta?
>Si puo' portare l'acqua all'ebollizione, mentre sul fondo resta ancora
>il ghiaccio.

questo non me lo hanno mai fatto vedere alle superiori, luogo dove
immagino si dovrebbe vedere una cosa simile per la prima volta, e
neanche all'universit�. di sicuro nei libri di chimica o di fisica
generale da qualche parte magari c'era pure, ma io non l'ho notato.
mi pare un esempio pratico simpatico ...

> > ma per esempio per i metalli?
> > lo chiedo perch� sto facendo delle saldature a stagno e mi sembra che
> > quando devo dissaldare, cio� squaglio lo stagno depositato in un
> > contatto per allontanare i componenti, lo stagno delle saldature si
> > fonda tutto allo stesso istante.
> >


> > ...
> > quindi vorrei fare un calcolo della massa di stagno che posso fondere
> > i meno di un decimo di secondo con un un saldatore da 40 W.
>E' un calcolo impossibile con questi dati: dovresti precisare la
>geometria, le conducibilta' termiche dei diversi corpi coinvolti...

per la geometria � qualcosa di irregolare, ma tendenzialmente la
saldatura ha una superficie lisicia, quindi non ci sono cose simili
alle alette di un tipico elemento dissipativo passivo, al massimo c'�
una punta formatasi mentre si stacca il saldatore dallo stagno e
quello gli si solidifica appresso.
probabilmente una saldatura ha tipicamente la forma di una pera o di
un patata, dipende da come � stata eseguita. a questo punto
l'approssimazione alla sfericit� mi pare d'obbligo, almeno per farsi
un idea.
vicino alla saldatura c'� dle materiale elettricamente isolante, PCB
credo, e suppongo sia pure un cattivo conduttore di calore. lo stagno
quindi dovrebbe perdere poco calore per scambio con questo materiale,
e probabilmente perde molto pi� calore per contatto con l'aria. qui
per� non so quantificare a quanta potenza se ne vada in effetti
"dissipativi" del genere.
la punta del mio saldatore � di rame, e quindi dovrebbe essere un
ottimo scambiatore di calore, avevo dei dati sul rame, ma ora non li
trovo. cercher� meglio ...

allora si terr� conto di
* dissipazione per convezione da una palla di stagno, sottraendo il
contributo equatoriale per una zona pari allo spessore del PCB (?) che
circonda la saldatura, ottenendo quindi due calotte.
*peridita di potenza per convezione di calore dalla putna del
saldatore (efficienza del contatto)
*energia necessria per arrivare alla temp. di fusione + quella per
compiere la transizione

rimane cmq che non ho idea di dove prendere una curva per il calore
specifico ...

>
> > lo stagno fonde a 232 �C con una pressione di 760 mmHg. a casa ho 1028
> > hPa quindi siamo li.
>La pressione e' l'ultima cosa di cui preoccuparsi: la temperatura di
>fusione ne dipende pochissimo.
meglio cos�.

grazie

roberto


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tutto ci� che ho scritto � sempre In My Humble Opinion (IMHO)
probabilmente l'ho scritto di fretta, quindi scusate se sono stato sbrigativo.
Received on Tue Feb 10 2004 - 23:22:42 CET

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