Re: termodinamica e variabili di stato

From: rez <rez_at_rez.localhost>
Date: Mon, 09 Feb 2004 22:20:29 GMT

On Mon, 09 Feb 2004 13:32:32 GMT, Gianmarco Bramanti wrote:

>snip. Ma tu sapresti spiegare perch� succede questo
>e non altro. Ad esempio che cosa rende pi� naturale
>la scelta di S se tutta la termodinamica reversibile
>� ugualmente esprimibile integrando un postulato di
>esistenza di un energia funzione di stato con
>l'osservazione che dU+pdV non � un differenziale
>esatto ma posso esprimere dU+pdV
>come a(p,V)dV+b(p,V)dP.

Non capisco bene cosa intendi, ma per i sistemi a
trasformazioni reversibili l'esistenza di una funzione
di stato s si postula si`.
I sistemi a trasformazioni reversibili sono in un certo
modo il corrispondente dei sistemi olonomi e privi di
attrito della meccanica analitica: lagrangiana <-->
potenziale termodinamico F=u-sT.
La conoscenza di F permette infatti di raggiungere il
pareggiamento tra incognite ed equazioni, almeno per
trasformazioni isotermiche o adiabatiche.

Da un punto di vista fisico lo schema dei continui e`
insufficiente perche' cancella l'agitazione termica: il
legame tra energia cinetica e lavoro[*] non traduce il
vero contenuto del teorema delle forze vive.
Per compensare (ma non sanare del tutto) tale difetto di
schema, occorrono indicazioni di natura macroscopica[**]
suggerite dall'esperienza: il i principio, che
praticamente e` l'equivalente del teorema dell'energia
nello schema particellare.

[*] La relazione simbolica, interpretando il campo di
velocita` nominali come effettive.

[**] In realta` si dovrebbe far capo a considerazioni di
medie statistiche.

>Dopo aver scritto che l'energia interna non �

Taglio perche' mi sembra che praticamente diciamo la
stessa cosa.

-- 
Ciao,		| Attenzione! campo "Reply-To:" alterato ;^)
Remigio Zedda	| E-mail: remigioz tiscali it
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Received on Mon Feb 09 2004 - 23:20:29 CET

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