Elio Fabri wrote:
> Certo, ma il contesto in cui ho scritto quanto sopra era quello delle
> sostanze diamagnetiche.
Ah, ok.
> Insomma, che gli diciamo a Svuotino: che e' inutile che speri di
> capire le proprieta' magnetiche con quei modellini che gli raccontano
> (e che hanno raccontato anche a me, ai miei tempi)?
Puo' essere. Recentemente notavo come l'Ashcroft-Mermin, uno dei testi
piu' diffusi di Fisica dello Stato Solido, inizia con un trattamento
delle proprieta' elettriche puramente classico (il modello di Drude) per
poi introdurre via via quelle quantistiche e le altre complicazioni. Le
proprieta' magnetiche invece sono introdotte immediatamente tramite
l'hamiltoniana quantistica di interazione campo-materia. Un caso? penso
di no.
Paradossalmente, il caso forse piu' complicato - ferromagnetismo e
simili - e' quello che ammette una rappresentazione piu' intuitiva,
anche se parziale, con spin che si orientano ecc.. Sono modelli
ultrasemplificati (Ising, Heisenberg) ma fisicamente con un senso preciso.
--
Enrico Smargiassi
http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia
Received on Wed Feb 04 2004 - 10:54:13 CET