Re: Generare un singolo fotone

From: Paolo Russo <paolrus_at_libero.it>
Date: Sun, 01 Feb 2004 22:50:05 GMT

[luciano buggio:]
>A pag 28 (quaderno de "Le Scienze" n� 112) gli autori scrivono:
>-----------
>"..Il principio di indeterminazione dice che non � cos�. Il tempo di
>emissione di un fotone non � definito esattamente, n� lo � la sua esatta
>posizione o velocit�. In realt� la posizioen di un fotone � descritta pi�
>correttamente da una distribuzione di probabilit� a forma di campana, la
>cui larghezza corrisponde all'indeterminazione della posizione."
>----------
>Cos'� questa? Un'assunzione a priori? Un esempio con determinate
>condizioni al contorno? Un'approssimazione divulgativa??

.... o una constatazione sperimentale? Non lo so; come ho gia`
detto, bisognerebbe leggere l'articolo serio per capirlo. Per
esempio, potrebbero aver notato che l'andamento delle
rivelazioni in coincidenza variava in modo simmetrico (a
campana) in funzione della variazione di lunghezza dei due
percorsi. Non e` detto che abbiano fatto calcoli in merito
(che purtroppo spesso in MQ sono proibitivi).

>> Possono aver
>> avuto le loro ragioni, teoriche o sperimentali. Bisognerebbe
>> almeno leggere la versione seria dell'articolo per capirlo.
>Scommetto che se vai a vedre la versione seria dell'articolo, in pi� trovi
>solo le equazioni della campana.

Non ho modo di saperlo e non ho intenzione di tirare a
indovinare.

>Per� assumono, mi pare, (e credo che chiunque legga l'articolo si convinca
>di questo,come credo che anche chi andasse a leggersi l'articolo
>"serio" si confermerebbe in questa opinione) che i fotoni siano comunque
>fatti cos�, o pressapoco cos�, con un massimo di probabilit� al centro di
>una estensione spaziale.

"Fatti" cosi'? *Tutti* i fotoni? Dubito che un fisico pensi
in questi termini, ma su questo penso d'essermi gia`
espresso. Se invece intendi che l'articolo divulgativo su Le
scienze si presta a fraintendimenti, beh, puo` darsi; ci puo`
essere una certa liberta` nel come il lettore prende certe
cose. Per esempio, quando ho letto l'articolo mi e` sembrato
che in sostanza dicesse "ecco perche' si puo` avere
l'impressione che l'attraversamento di una barriera avvenga a
v>c, mentre invece non accade niente del genere". Da altri
post mi sembra di capire che altri abbiano tratto impressioni
diverse...

>Sei un"realista": E come risolvi il problema del dualismo? Credi nell'onda
>pilota?

Propendo per l'interpretazione Many-Worlds.
Non credevo fosse rimasto qualcuno in questo ng che non se ne
fosse accorto. :-)

>Chiedevo se nella fattispecie si � studiato il meccanismo in base al quale
>una gaussiana larga diventa stretta e si sposta in avanti durante
>l'attraversamento di una barriera.

Oltre che stretta, si schiaccia anche (non dimentichiamo che
la probabilita` complessiva di attraversamento e` piccola).
Comunque, nel solito articolo (pag.29) scrivono: "In effetti
il problema sorse gia` negli anni trenta, quando fisici del
calibro di Eugene Wigner osservarono che la teoria dei quanti
sembrava comportare simili alte velocita` di
attraversamento". Era una cosa prevista dalla teoria,
insomma. Anche se la frase subito precedente ("Nessuno ha
ancora trovato una spiegazione per l'effetto tunnel rapido.")
mi lascia mooolto perplesso (se la teoria lo prevede, che
altro si pretende?).

>A te che, hai studiato il fotone nell'effetto tunnel, risulta?

Premesso che non era un fotone (non so neanche come intendere
un effetto tunnel per i fotoni, ma di questo hai gia` parlato
con qualcun altro tempo fa), la risposta e` si'. Ho fatto una
simulazione numerica (nel dominio della frequenza) dell 'eq.
di Schr. in una dimensione con una barriera di potenziale
rettangolare (tanto per tenermi sul semplice). Il pacchetto
che supera la barriera risulta molto piu' piccolo che se non
ci fosse la barriera e il suo massimo e` un po' piu' avanti,
anche se i "nasi" arrivano insieme.
Ieri ho tentato di ricavare un'espressione analitica di
questo sfasamento dei massimi, ma hanno cominciato a venirmi
fuori espressioni mostruose e ho lasciato perdere, piu' che
altro per il timore d'aver cannato qualche passaggio; un
giorno che ho tempo ci riprovo.

Ciao
Paolo Russo
Received on Sun Feb 01 2004 - 23:50:05 CET

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