Paolo Russo ha scritto:
(cut)
> Se avessi letto il
> post di Elio avrei ritenuto superfluo scriverne uno io. Ho
> solo sbagliato a stimare che la sua pazienza fosse gia`
> terminata...
Co e dire che il tuo post e quello di Elio dicono la stessa cosa.
Ti invito a rileggerli ed a confrontarli: a me pare che dite cose ben
diverse.
Fabri sostanzialmente ha parlato di variabili di "disturbo": alla fonte
(es: urto con altri atomi) e dopo l'emissione (manipolazione,
"maltrattamento del fotone con fitri ecc..), che "ridistribuirebbero" la
probabilit� ad esponenziale decrescente (e non dubito che la teoria
descriva il meccanismo con cui tale "disturbo" produce, per esempio, una
gaussiana...).
Tu affermi invece che, per ottenere l'esponenziale decrescentee, si devono
assumere delle semplificazioni rispetto allo stesso sistema elementare di
emissione (quindi senza variabili di disturbo)
Hai scritto::
***In verita` a complicare le cose ci sarebbe il fatto che
quello e` un caso ideale: si assume come condizione iniziale
che l'atomo sia eccitato e che il tempo subito precedente non
conti, come se il processo di eccitazione fosse istantaneo,
nel senso di perfettamente determinato nel tempo.***
Si assume che il tempo di eccitazione sia istantaneo, per esempio: questa
� un'ipotesi che tocca la sostanza. Un conto � eliminare variabili esterne
di disturbo, un conto � aprossimare per comodit� i dati del fenomeno
epurato da esse.
Lo stesso commento per quanto riguarda l'"assorbimento"-
Hai scritto (nel prec. post):
***Ho idea che
non sia sempre cosi', specie se l'eccitazione deriva
dall'assorbimento di un altro fotone***
e ribadisci in questo:
***...non so in quali casi
> quell'approssimazione sia buona per i fotoni; sospetto che in
> generale possa non essere molto buona se l'eccitazione
> avviene per assorbimento di un fotone perche' i tempi dei due
> processi sono presumibilmente confrontabili***
Secondo te l'"assorbimento" � una "variabile di disturbo, o non piuttosto,
nei casi in cui avviene, una condizione intrinseca per l'emissione? In
ogni modo Fabri non fa qquessto riferimento, ed anche solo per questo il
tuo post non � superfluo, anzi � molto istruttivo, secondo me, perch�
fornisce molte pi� informazioni sostanziali, cio� pertinenti i limiti
intrinseci della funzione di probabilit� in questione.
C'� solo un riferimento che accomuna i vostri due interventi (ma si trova
nel secondo dei tuoi post, che hai scritto dopo aver letto quello di
Fabri....), quello all'intensit� della radiazione eccittante, dalla quale
si fa dipendere l'idoneit� della funzione decrescente. Per� non �, secondo
me, variabile sostanziale, poich� da essa dipende solo la maggiore o
minore "leggibilit�" sperimentale della curva ("un'esponenziale molto
buona", dici): o forse ho capito male? Cosa vorrebbe dire una "cattiva
esponenziale? che il massimo non � alla testa del treno, e slitta
indietro, o semplicemente che � poco rilevato?
Ho dato un'occhiata ai filmini di Brabanti.
Per quel che ho visto, trovo dappertutto "pacchetti d'onda gaussiani". Non
ho guardato tutto e non se ci sia l'esponenziale decrescente, in un
saggio che vuol essere "essenziale"..
Luciano Buggio
http://www.scuoladifisica.
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Received on Sun Jan 18 2004 - 13:15:33 CET