Il 17 Gen 2004, 10:13, vladivostok0_at_yahoo.it ha scritto:
> patrizio.pan-2002_at_libero.it (Patrizio) wrote in message
>
> > Molto opzionalmente, qlc info su queste "correnti deboli
> > neutre" (mai sentito), grazie in anticipo.
>
> Per il processo non ho ancora guardato, ma intanto rispondo sulle
> correnti neutre.
> Il discorso come al solito e' complesso, ma semplificando molto e' il
> seguente.
>
> L'idea che oggi si ha delle "forze" fondamentali e' che esse siano
> trasmesse attraverso scambi di particelle. Per esempio la forza
> elettromagnetica e' mediata da una particella senza massa detta
> fotone, come saprai gia'.
Si', (tnx cmq); quindi arguisco (correggetemi se sbaglio) che
queste "correnti" consisterebbero in quei scambi di partic.
mediatrici, o sono fuori strada?
> La cosiddetta forza debole ha un raggio d'azione molto limitato e cio'
> e' dovuto al fatto che le particelle che mediano tale forza hanno
Chiedo venia per la curiosita': quel raggio d'azione e' tanto
piu' limitato, quanto magg. e' la m della partic. mediatrice?
Oppure qst dipendenza da m e' negligibile (eccetto che nn
sia nulla) ?
> massa. Per la forza em c'e' "solo" il fotone, per la forza debole le
> particelle mediatrici sono 3:
> i cosiddetti "bosoni vettori": W+ , W- , Z0.
> W+ ha carica positiva, W - negativa e la loro massa e' di circa 80.4
> GeV
>
> Z0 e' neutra e leggermente piu' massiva: 91.18 GeV
Ecco, cosi' mi hai dato una spiegazione che a livello intuitivo
mi permette di capire una cosa che davvero nn mi riusciva
di spiegarmi: come mai i neutrini (a diff. dei "fratelli maggio-
ri" neutroni) quasi non interagiscono con la materia.
> I cosiddetti processi a corrente debole neutra, di cui tu domandi,
Anche qui, mi pare di capire che quel "neutra" nn si riferisca
tanto al fatto che i neutrini sono neutri (come avevo suppo-
sto prima) ma al fatto che Z0 e' neutra; e' cosi' o le 2 cose
nn potrebbero andare diversamente?
> sono quelli mediati da Z0. Tali processi erano stati predetti
> teoricamente e poi effettivamente trovati sperimentalmente. Tale
> scoperta e' stata una della piu' brillanti conferme del Modello
> Standard delle interazioni fondamentali, anche se ancora molto lavoro
> rimane da fare....
>
> Ho cercato di semplificare al massimo...spero si capisca.
Altroche', tanto che la tua risp. mi ha innescato altre dom.,
come puoi vedere sopra, che prima nn mi ponevo.
Permettetemi se possibile una divagazione; non sono un
fisico (e qst s'era capito :-)) ), ma un chimico che, forse a
differenza di tanti colleghi (nn so come sia per fisica, ma
nel mio ambito c'e' molta settorializzazione al punto che,
mediamente, un inorganico, un organico, un analitico etc.,
molto raram. (di norma) riescono a collaborare e anche se
a volte escono papers con autori eterogenei, sono poco
piu' che collages di pezzi sostanzialmente unidisciplinari
appena raccordati, con le debite lodevoli eccezioni), sente
l'esigenza, direi imprescindibile, di una comprensione piu'
a largo raggio per quanto possibile, se questa nn fosse
stata un po' minata alla base dalle strutture didattiche che
a modo loro rispecchiano certi indirizzi e pregiudizi e qcs
altro che nn dico per nn tirare in ballo questioni politiche
(di ogni colore, nel nostro caso :(( ) qui su ISF: ricordo da un
vecchio post di Elio Fabri di come si rammaricasse, molto
giustamente IMO, che il settore scient. disc. Termodinamica
e/o Spettroscopia, sul momento nn riesco a ricordare bene,
fosse stato assegnato ai chimici; qst tanto per non restare
troppo sul vago. Mi scuso per questo sfogo OT, ma lo scopo
princ. era per dire che qui su Usenet forse potremmo riusci-
re a aggirare tanti steccati che bene o male al di fuori di fat-
to ci sono.
> Ciao!
>
Ciao a te e grazie mille della tua disponibilita'!
Patrizio
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Inviato via
http://arianna.libero.it/usenet/
Received on Sun Jan 18 2004 - 08:45:09 CET