Re: Generare un singolo fotone
luciano buggio ha scritto:
> Come dire che la distribuzione ad esponenziale decrescente � del tutto
> teorica (= non reale, perch� assume ipotesi semplicicstiche non
> verificate nella realt�) e che nella realt� la distribuzione �
> tutt'altra (come risulta dagli esperimenti che intercettano il fotone
> in viaggio), per esempio a campana?
> A che serve, allora?
> Insomma. che cosa � descrizione della realt� e che cosa � pura
> immagianzione teorica?
Neanche per sogno.
Vuol dire solo che ci saranno condizioni in cui il modello del
decadimento esponenziale e' appropriato, e altre in cui non lo e'.
Per es. e' appropriato se l'eccitazione e' fatta con luce molto
intensa, per cui la probabilita' di eccitazione e' alta, e invece la
vita media per emissione e' lunga.
Per es. non e' appropriato quando il processo di emissione e' in
competizione con altre interazioni che l'atomo subisce (es. urti con
altri atomi).
Il caso di cui parlavi (gli esperimenti di Chiao, di Wang, ecc.) sono
ancora un'altra cosa, perche' in quei casi i fotoni sono emessi da
laser, quindi con tempi di coerenza lunghissimi; ma vengono
"maltrattati" in vari modi (con otturatori, filtri...).
Ne segue che la "funzione d'onda" del fotone in quei casi non ha
niente a che vedere col meccanismo di emissione.
E non faccio commenti sul tuo solito atteggiamento indisponente...
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Wed Jan 14 2004 - 21:01:16 CET
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