"VR" <LEVAveroby_at_LEVAvirgilio.it> wrote in message
news:nrqdvvs1h43cd6jq643b34o5mgkoan185c_at_4ax.com...
> On Fri, 02 Jan 2004 18:38:18 GMT, "ricky"
> <ricky_at_zxcvjbzcv.zxcvzxbv.com> wrote:
>
> >Io sostengo che la scienza, fisica in primis, non sia altro che:
>
> >1) l'osservazione e la misura dei fenomeni
> >2) la ricerca dei modelli matematici pi� semplici possibili in grado di
> >descrivere i dati ottenuti
>
> >In tale quadro, l'ontologia e la supposizione di una realt� "oggettiva"
la
> >fuori diviene del tutto superflua.
> No. E' il presupposto dell'intero processo.
> Solo "presupponendo", a priori di ogni atto scientifico, l'esistenza
> di un mondo "la' fuori" con oggettive ed intrinseche caratteristiche -
> non alterabili in modo evidente dal processo di misurazione ed
> osservazione e' possibile concepire il processo scientifico e poter
> intendere i dati rilevati come componibili in una ricostruzione
> (spesso matematica, ma non sempre).
> Senza questo presupposto... non puoi neanche muovere un passo sotto il
> punto di vista scientifico.
> Questo presupposto e' eminentemente metafisico.
Non sono d'accordo nel senso che non mi pare che la tua posizione debba
essere necessariamente accettata.
Mi pare che Ricky abbia esposto la posizione di un positivista mentre tu hai
esposto la posizione di un realista. Sara' pur vero che un realista sostiene
che il "vero" scienziato "e' " realista, ma e' anche vero che un positivista
sostiene che il "vero" scienziato e' positivista.
Questi sono temi di cui ne so decisamente poco, oltretutto li ho "scoperti"
di recente; fino a qualche tempo fa a me sembrava ovvio che tutti gli
scienziati fossero "realisti" (anche se non sapevo dirlo in questo modo: non
sapevo che si chiamasse "realismo" la corrente filosofica che ammette
l'esistenza del mondo "la' fuori" indipendente da chi lo percepisce).
Poiche' mi pare che tu abbia una padronanza decisamente migliore della mia
su questi temi, ti rimando la palla chiedendoti se ritieni che la tua
posizione vada un attimino mitigata riformulandola in "Ricky, tu sei un
positivista, io sono un realista, per questo credo che la tua sia una
posizione riduttiva, ma non saprei che dire per convincerti, il dibattito
realismo-positivismo riempie tanti volumi, ognuno di noi ha letto quelli che
ha ritenuto opportuno leggere e si e' fatto una idea".
Oppure ritieni che il positivismo sia superato e sia stata in qualche
maniera "dimostrata" la sua fallacia?
O sono io che non ho capito bene la differenza fra positivismo e realismo ?
Detto questo aggiungo, anche se non e' essenziale, che a me continua a
sembrare incredibile che possano esserci persone, scienziati o meno, che non
accettano la posizione realista. Pero' ci sono, e sostengono le loro tesi
con argomenti seri.
> Ciao
> VR
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Sun Jan 04 2004 - 17:18:28 CET