Re: Diffrazione da elettroni

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Wed, 17 Dec 2003 23:52:34 +0100

"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> wrote in message
news:brqc31$2i4k$1_at_newsreader1.mclink.it...
> Bruno Cocciaro ha scritto:
> > Avevo letto male, avevo capito che il tempo fra una chiusura e l'altra
[...]
> Sara' perche' sono preso da troppe cose, e quindi non leggo sempre
> con la dovuta attenzione.
> Ma io questo esperimento non l'ho mica capito...
> Qualcuno me lo vorrebbe rispiegare da capo?
> Thx

Io ne so solo quanto detto qua da Smargiassi in passati post:

"Oltre a quello di cui ti ho dato la referenza in rete, c'e`
quello di Janossy. Le due fenditure sono aperte e chiuse a caso
da due shutter, ad una frequenza tale che si aprono e si chiudono
molte volte mentre il fotone e' in volo, e c'e` sempre solo una
fenditura aperta. Le frange si osservano."
Buggio dice:
"> stai dicendo che durante quell'intervallo,
> nell'esperimento che citi, le due fenditure si aprono e si chiudono a caso
> molte volte, in modo che in un istante qualsiasi c'� sempre solo una delle
> due aperta?"
Smargiassi risponde:
"Precisamente. Il riferimento sperimentale, se ti interessa, e'
Sillitto Phys. Lett. 39A, 333 (1972)"

> Elio Fabri

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Wed Dec 17 2003 - 23:52:34 CET

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