secondo voi e' vero?

From: cercatore <iunmo_at_hotmail.com>
Date: Sun, 14 Dec 2003 11:10:12 GMT

"REPLICATA LA FUSIONE FREDDA!" di Roy
Nota: abbiamo deciso di divulgare questa informazione, malgrado la cautela
ci suggerisse di attendere l'esito di ulteriori controlli e misurazioni in
merito a questo esperimento. Suggeriamo pertanto al lettore di attendere
l'esito di questi ultimi prima di accettare incondizionatamente quanto viene
qui riportato. Decliniamo ogni responsabilit� relativa all'abuso delle
nformazioni pubblicate.� con immenso piacere che vi annuncio che il primo
novembre in una localit� vicino Napoli un gruppo di miei amici capeggiati da
un professore di fisica-chimica sono riusciti a replicare con successo in un
piccolo laboratorio, una cella elettrolitica a Fusione Fredda!
Ancora sono da fare tutti i controlli e misure del caso ma quello che �
apparso ai loro occhi immettendo semplicemente qualche decina di watt.... ha
del miracoloso!
Vi allego lo scritto del mio amico sperimentatore e tre immagini scattate
con una telecamerina di cellulare (in quel momento non avevano altro perch�
non si aspettavano uno spettacolo del genere!).
Vi lascio a questa splendida lettura ma presto ne vedremo delle belle!!!
"Ieri sera, alle 21:05, in una soluzione di 200 cc a 0,1 M di Carbonato di
Potassio a 65 �C, utilizzando un elettrodo di tungsteno sul negativo e un
fil di ferro sul positivo di un alimentatore variabile (DC da 0 a 300 V),
facendo salire la tensione da zero, intorno ai 60 V abbiamo notato un
aumento della corrente (circa 5 A che alla prima prova hanno bruciato i
fusibili dell'alimentatore di 2 A, mentre alla seconda prova, con fusibili
da 8 A ha retto) intorno ai 120 V sull'elettrodo di Tungsteno hanno
cominciato ad accendersi dei bagliori puntiformi perfettamente distinguibili
l'uno dall'altro e la corrente � scesa a 2 A circa, intorno ai 160 V la
densit� dei bagliori era tale da non essere pi� discernibile l'uno
dall'altro e la corrente � scesa a 1,5 A, a 200 V e oltre l'elettrodo di
tungsteno era avvolto da una sfera di luce abbagliante e il liquido
ribolliva vigorosamente emettendo una enorme quantit� di gas con la corrente
che scendeva a 0,5 A, a questo punto abbiamo staccato la corrente e
osservato l'elettrodo di tungsteno ancora immerso in soluzione: era di color
rosso vivo, ci� indica che, tenendo presente che il tungsteno fonde a 3422
K, su quell'elettrodo si sono raggiunte almeno 2000 - 2500 �C, una
temperatura ENORME che ha dissolto anche la guaina che reggeva l'elettrodo!

L'elettrodo, visto al microscopio mineralogico 7 X, presentava dei grossi
fori sparpagliati un po' ovunque. Le misure energetiche, visto il ribollire
allucinante, vista l'emissione di gas, vista la imprevedibile variabilit�
della corrente, ci hanno colti impreparati e abbiamo solo qualche dato che
non posso prendere in considerazione perch� non accurato. In ogni caso
questa prova (anzi, queste tre) � stata fatta senza conoscere ancora il
calore specifico della soluzione (che non abbiamo ancora misurato) per
capire grossomodo a che genere di fenomeno stiamo andando incontro e devo
dire, dopo questa sera, si apre un campo sconfinato di ricerca e
approfondimento...

Il prossimo passo sar� trovare questi benedetti calore specifico e calore
latente di evaporazione, misurare accuratamente (e questo � molto difficile)
le energie in ingresso e in uscita.
Verificare la purezza degli elettrodi di tungsteno (comprati in ferramenta a
1,5 euro cad.).
Far analizzare la soluzione prima e dopo la prova per vedere se la
composizione finale si pu� ricondurre a fenomeni di tipo elettrochimico
oppure in essa appaiono nuove specie chimiche la cui presenza non rientra
nel paradigma elettrochimico e sfocia altrove.
Tuttavia, innanzitutto, dobbiamo rendere le misure il pi� accurate possibili
in modo da capire esattamente cosa sta succedendo durante questo
spettacolare esperimento.

Su tre prove fatte (anzi quattro, di cui una nulla visto che dopo poco si �
bruciato il fusibile) non abbiamo avuto nessun problema di riproducibilit�:
il fenomeno si � sempre ripetuto, il tungsteno ha sempre raggiunto una
temperatura di quasi fusione, il tutto ha sempre ribollito e la corrente �
prima salita e poi scesa in tutte le prove. Quindi il fenomeno c'�.

Adesso comincia il bello.
Received on Sun Dec 14 2003 - 12:10:12 CET

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