Hypermars ha scritto:
> "luciano buggio" <buggiol_at_libero.it> wrote in message
> news:bq4jk8$nrb$1_at_news.newsland.it...
> > Perch� le frange si attenuino ed alla fine scompaiano bisogna che
> > l'ordine di grandezza della differenza dei cammini sia dei centimetri: se
> > la differenza e dell'ordine del metro le frange scompaiono.
> > Non ho sottomano le referenze, ma se me le chiedi te lo do.
> Questo mi e' chiaro. Le frange scompaiono se i due pacchetti d'onda sono
> spazialmente separati di una distanza maggiore di quella associata alla loro
> coerenza (in questo caso temporale, poiche' la lamina agisce in termini di
> velocita' di gruppo dei pacchetti).
Credo invece che sia importante considerare questa lunghezza di coerenza
per valutare la possibilit� reale della rilevazione delle differenze nei
tempi di apparizione del puntolino sullo schermo a seconda del cammino del
fotone.
Da un post di Fabri del 09.09.2002 estraggo tale lunghezza (nel caso
dell'emissione dell'atomo di mercurio):
--------------------
Luciano Buggio ha scritto:
> Ti ricopio un brano tratto da F.Selleri- Paradossi e Realta', Saggio sui
> fondamenti della Microficisa , pag.74-75,-Bari. Laterza 1987:
> ...
Benissimo: Selleri descrive un esperimento col quale si dimostra che la
radiazione emessa da *un singolo atomo*, quindi un singolo fotone, ha
una lunghezza di coerenza finita (30 cm nell'esempio).
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Supponendo (ma c'� il problema sollevato da Smargiassi, della
determinazione dell'istante preciso dell'emissione) che il fotone venga
emesso in un istante misurabile, l'apparizione del puntino sullo schermo,
lamina o non lamina, pu� avvenire in un qualsiasi istante all'interno di
un intervallo temporale proporzionale a tale lunghezza di coerenza:
precisamente nell'intervallo teemporale di ampiezza 30cm/c.
Se non viene inserita la lamina ritardante la distribuzione degli eventi
sullo schermo � comunque molto irregolare nel tempo (in ragione anche del
tempo che passa tra due emissioni successive), ma quel che qui conta � che
il fatto di inserire la lamina modifica in modo trascurabile tale
distribuzione, a meno che lo spessore della lamina (che riduca di circa un
terzo la velocit� del fotone) non sia dell'ordine del metro, per provocare
ritardi dello stesso ordine di grandezza delle variazioni temporali dovute
intrinsicamente all'aleatoriet� della registrazione del fotone vista la
sua lunghezza di coerenza. Meglio allora agire con l'allontamento di uno
degli specchi: allontanandolo di una quindicina di centimetri si sfasano i
percorsi della lunghezza di coerenza.
Nell'uno e nell'altro caso per� non si hanno pi� le frange.
Ma la domanda resta un'altra: si possono rilevare sperimentalmente le
differenze di tempo di apparizione sullo schermo dell'impulso anche solo
nella migliore delle ipotesi (quella in cui tale differenza � 30cm/c)?
Ciao.
Luciano Buggio
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Received on Mon Dec 01 2003 - 11:54:18 CET