Re: Un corpo in rotazione
"Pangloss" <elioproietti_at_hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:bpqedb$1qiveg$1_at_ID-139776.news.uni-berlin.de...
> HenryCow ha scritto:
>
> > solo, non sono proprio convinto che con la pressione a dx la moto
> > inizi a girare a sinistra. O meglio credo che, come al solito la
> > verita' sia nel mezzo. tant'e' che a basse velocita' la moto va a sx,
> > ma a velocita' va a dx ( e, imvho, perche' il momento angolare ha una
> > influenza maggiore del cambio traiettoria dato dal *girare* il
> > manubrio)
>
> Le tue conclusioni mi sembrano plausibili.
>
> IMHO pero' l'inclinazione della moto a dx, dovuta all'effetto Fabri e
> ad un eventuale contributo giroscopico, non e' di per se'sufficiente a
> giustificare l'impostazione di una traiettoria curvilinea.
> Non ho capito completamente la spiegazione di Fabri, ritengo comunque
> che debba necessariamente verificarsi una rotazione destrorsa dell'asse
> della forcella, che il pilota se ne renda conto o meno.
Effettivamente la rotazione destrorsa dell'asse della forcella si presenta
(vedi in seguto l'entit�), ed � dovuta ad effetto giroscopico, ma solo come
conseguenza del fatto che la moto sta "cadendo" verso destra, ed � il motivo
per cui le moto stanno in piedi.
L'equilibrio � dovuto appunto al fatto che l'asse tende a ruotare proprio
dalla parte verso la quale sta "cadendo" il veicolo, proprio per questo per
impostare una curva dobbiamo forzare lo sterzo dalla parte opposta a quella
verso cui vogliamo andare, provocando l'effetto descritto da Elio
>
> Tale rotazione e' provocata dal fatto che il baricentro del sistema
> ruota-forcella e' spostato in avanti rispetto all'asse inclinato della
> forcella, come ben si nota inclinando una bici o una moto ferma.
>
> Ad alta velocita' direi che il momento angolare della ruota sia il
> fattore dominante. Applicando le leggi della dinamica all'assetto di
> una moto inclinata a dx, si puo' vedere che se prevale il momento del
> peso, l'asse della ruota variera' in modo destrorso, se prevale il
> momento della forza centrifuga variera' in modo sinistrorso.
> Questo giustifica a mio avviso anche quella sensazione di appoggio
> stabile che il motociclista prova in una curva veloce.
Questa sensazione di appoggio stabile deriva da vari fattori prmari, tra i
quali angolo di sterzo, avancorsa, distribuzione dei pesi, inerzia del
veicolo secondo i vari assi, forma delle gomme, e secondariamente rigidezza
e taratura delle sospensioni, angolo di tiro catena ecc.
>
> Il pilota che spinge il manubrio a dx ha la percezione della forza
> esercitata, non quella dell'esatta posizione geometrica del manubrio.
> Se la mia tesi e' corretta, benche' il pilota eserciti una costante
> moderata spinta in avanti a dx, durante la fase di abbattimento della
> moto il manubrio in realta' ruota contromano.
>
> Sarebbe interessante verificare sperimentalmente tale fenomeno con un
> sistema di registrazione opportuno applicato allo sterzo.
Fatto, a velocit� superiori a 50 km/h gli spostamenti massimi dell'asse di
sterzo non superano i 2�3� per lato, escudendo i movimenti anomali quali
"sbacchettate", e quelli effettuati volontariamente per contrastare gli
sbandamenti del retrotreno (controsterzo da derapata).
> Un controllo grossolano si puo' fare lanciando una bici senza pilota.
> In breve tempo la bici si inclina ad es. verso dx e contemporaneamente
> descrive una curva a dx, prima di cadere al suolo.
> Ripetendo l'esperienza con lo sterzo bloccato, la bici si inclina e cade,
> mantenendo una traiettoria pressoche' rettilinea, cosi' almeno mi pare...
>
> --
> Elio Proietti
> Debian GNU/Linux
Roberto
Received on Wed Nov 26 2003 - 02:19:26 CET
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