Stime di valori numerici

From: Paolo Cavallo <paolo.cavallo_at_iperbole.bologna.it>
Date: Tue, 11 Nov 2003 14:34:48 GMT

"Elio Fabri" <mc8827_at_mclink.it> ha scritto ...

> So bene che molti studenti si trovano piu' a loro agio con numeri che
> con variabili espresse da simboli letterali...
>
> Ma io mi riferivo al fatto che la gran parte degli studenti si trovano
> a disagio quando si tratta di mettere valori sensati per grandezze
> fisiche, anche importanti.
> Non si sanno servire degli ordini di grandezza per valutare se il
> risultato di un calcolo e' ragionevole.
> Prova a vedere quanti dei tuoi allievi sanno dire all'ingrosso quanto
> vale il raggio della Terra, o quanto puo' essere la densita' di una
> roccia, o perfino a che altezza stanno le nuvole...
>
> Quanto a eps0 con 9 cifre, non mi stupisce: ma si tratta di "alcuni"
> (per fortuna) e che si fissano su cose totalmente inutili.
> Probabilmente gli stessi non ti saprebbero dire se e' facile o
> difficile mettere un coulomb su un conduttore isolato...

Ora ho capito meglio, e concordo sulla consistenza
del fenomeno.

Quello di valutare ordini di grandezza simili agli
esempi di cui sopra e' un obiettivo che sta a cuore
anche a me, e cerco di lavorare in questo senso.

Non so, pero', quanto possa realisticamente aspettarmi.
Ci sono molte ragioni che rendono questo un obiettivo
elevato. Ad esempio, non e' facile sviluppare un certo
istinto per le situazioni in cui una stima e' qualcosa
di appropriato. Qualche giorno fa, in prima, trattando
un problema in cui compariva un cerchio (un cerchio
"reale", fisico, non un cerchio matematico) ho chiesto
agli studenti di fornirmi un valore dell'area, e il
fatto di NON dovere indicare esplicitamente pigreco li
disorientava. Perche' la prof di matematica vuole
pigreco e il prof di fisica no? Naturalmente ci sono
le ragioni e io non ho mancato di esplicitarle. Ma non
mi stupisce se queste ragioni ci mettono molto tempo a
diventare convincenti.

Insomma, e' un po' come farci l'orecchio. E' davvero
possibile riuscirci prima di un certo momento? E io
stesso, quando ci sono arrivato, dopo tutto?

Dunque: cerco ogno giorno di farli ragionare in modo
fisico, ma non mi aspetto di vedere io stesso i
frutti...

Paolo Cavallo
Received on Tue Nov 11 2003 - 15:34:48 CET

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