Re: diffrazione da elettroni

From: Davide Pioggia <dpioggia_at_NOSPAMlibero.it>
Date: Sat, 08 Nov 2003 20:39:42 GMT

Nell'articolo <bojabv$nb5$1_at_news.newsland.it>
luciano buggio ha scritto:

>> 4) Osservazione sperimentale C: ...a meno che non si faccia un
>> esperimento con due fori ed un dispositivo in grado di stabilire in
>> quale foro � passata la particella, nel qual caso si ottiene una
>> "sovrapposizione" delle due "campane", come previsto al punto 1)
>
> Questo dispositivo, per quanto ne so, � un rilevatore collocato
> dietro la fenditura, il quale assorbe la particella, impedendo il
> suo arrivo sullo schermo e quindi la formazione delle righe.

Direi di no.

Basta mettere dietro ai fori una sorgente di particelle delle quali si sa
che interagiscono con gli elettroni. La prima cosa che mi viene in mente �
usare dei *fotoni* ovvero, per cos� dire "tenere la luce accesa" :-)

Se la sorgente delle particelle che sta dietro i fori � abbastanza ampia e
intensa allora ogni elettrone avr� una probabilit� molto vicina ad 1 di
interagire con almeno una delle particelle, e quindi per quasi tutti gli
elettroni potremo sapere "dove sono passati". Dopodich� dovremo stare
attenti ad escludere dai nostri "conteggi" quegli elettroni che non hanno
interagito con alcun fotone, altrimenti otterremo un risultato "misto" (una
via di mezzo fra la "sovrapposizione classica" e l'"interferenza", ovvero
una figura in cui i "minimi" non sono perfettamente "neri").

O almeno credo sia cos�: io mi interesso di fisica pi� che altro dal punto
di vista teorico-filosofico, e purtroppo non ho vaste cognizioni
sperimentali.

Spero che altri sappiano dirti meglio e di pi�.

Saluti,
Davide
Received on Sat Nov 08 2003 - 21:39:42 CET

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