Elio Fabri wrote:
> Bisogna avere creazione e distruzione di particelle, e gia' questo
> dice che siamo in teoria dei campi.
In proposito ho recuperato un testo di Feynman, uno dei suoi
ultimi (Dirac Memorial Lectures 1986, pubblicate dalla Cambridge
University Press nel 1987 col titolo "Elementary particles and
the laws of physics"). La lezione si intitola "The reason for
antiparticles" ma, come dice F. stesso, riguarda piu' il teorema
spin-statistica che le antiparticelle in se'.
Le prime pagine comunque sono dedicate all'esposizione di un
argomento alla Weinberg. F. suppone di avere una particella
sottoposta ad un potenziale perturbante U e calcola l'ampiezza di
probabilita' che la particella, che al punto (x1,t1) e' nello
stato |0>, ritorni in quello stesso stato in (x2,t2) per azione
di U passando attraverso stati intermedi |i> che F. suppone
essere di particella libera. F. Fa notare che dal fatto che le
energie associate agli |i> devono essere positive si deduce, da
un teorema sulle trasformate di Fourier, che ci devono essere
coppie di punti (x1,t1),(x2,t2) separate da un intervallo di tipo
spazio. A questo punto fa il solito discorso sulla simultaneita'
e conclude che se il processo iniziale e' rappresentabile cosi':
---\
\
--->
(il tempo scorre da sx a dx ed i punti angolosi sono ad (x1,t1) e
(x2,t2)) per il primo osservatore, per il secondo e'
rappresentabile come:
---/
/
--->
che rappresenta una creazione [in (x2',t2')] ed una
annichilazione [in (x1',t1')] di coppie. Creazione ed
annichilazione sono dunque conseguenza dell'argomento, posto in
questa forma, e non un presupposto. F. conclude quindi che la
creazione ed annichilzione di particelledeve essere possibile,
che devono esistere le antiparticelle e che C=PT (coniugazione di
carica=parita'*inversione temporale).
Rimane, comunque, il problema di dimostrare che questo argomento
si traspone dalle particelle virtuali a quelle reali.
--
Enrico Smargiassi
http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia
Received on Tue Nov 04 2003 - 14:59:28 CET