Michele Falzone wrote:
> nell'articolo si cita che le cariche frazionarie hanno fatto la loro
> comparsa pi� di 20 anni fa.
> Ancora restano entit� misteriose, queste non sarebbero n� fermioni n�
> bosoni, ma rappresenterebbero delle entit� di caratteristiche intermedie
> chiamate anioni
Queste particelle con carica frazionaria non sono vere e proprie
particelle, sono quelle che si chiamano "quasiparticelle". Si
tratta di eccitazioni collettive di un sistema a molti corpi, che
si possono descrivere, per quel che riguarda molte proprieta',
come se fossero particelle vere e proprie. Il concetto non e'
molto facile da descrivere in poche parole, ma non e' esotico, e
per certi versi esiste anche nella fisica classica.
Prendi per esempio un insieme di oscillatori accoppiati, come
possono essere gli atomi in un solido. Questi eseguono moti
complicati, per agitazione termica; pero' risulta che se si
definiscono determinate coordinate collettive, ovvero coordinate
che coinvolgono le coordinate di molti atomi, il moto viene (n
prima approssimazione) descritto molto semplicemente, vale a dire
come un insieme di oscillatori armonici.
Un esempio molto (troppo) banale e' quello di due masse attaccate
con una molla; se uso le coordinate originali r1 e r2 il moto non
e' troppo semplice, se uso le coordinate del centro di massa
R=r1+r2 e la posizione relativa s=r2-r1 il moto e' semplicissimo:
il cdm si muove di moto rettilineo uniforme, la coordinata
relativa si muove di moto armonico semplice. R ed s sono le
coordinate collettive.
In alcuni sistemi, ovvero quelli in cui gli elettroni sono
costretti a muoversi in un "foglio" strettissimo, risulta che gli
elettroni possono dar origine a quasiparticelle con proprieta'
strane, tra cui la carica frazionaria ed il fatto di non obbedire
alle statistiche ordinarie di Bose, Fermi o Boltzmann. Non
bisogna dimenticare pero' che queste quasiparticelle sono
*quasi*particelle, per cui esistono solo in quei particolari
sistemi. Nei normali fili elettrici non sembra proprio che questo
possa accadere.
--
Enrico Smargiassi
http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia
Received on Thu Oct 30 2003 - 19:00:44 CET