Domanducce su elettroni e corrente
Ciao a tutti
Mentre leggo in giro per cercare di capire come funziona l'emissione
termoionica, sono incappato in alcune cose su cui mi piacerebbe che
qualcuno mi chiarisse un po' le idee.
Primo punto, l'equazione di Richardson: in essa compare una costante A
che, sul mio libro di fisica, � definita "costante comune a tutti i
metalli" e viene anche detto come ricavarla ma non viene definito COSA
RAPPRESENTA (Una densit� di cariche? Una intensit� di corrente? Bho!).
Secondo punto: gli elettroni liberi nei metalli. Essi, da quel che
leggo, hanno il comportamento definito dalla statistica di Fermi che,
almeno per quello che mi interessa, definisce la temperatura di
"evaporazione" dai loro atomi come un qualcosa che sta dalle parti degli
85.000 Kelvin (per il rame) per cui a temperature ordinarie pi� che un
"gas" dovrebbero formare una sorta di "liquido" di elettroni.
Da quello che ho capito gli elettroni che partecipano all'emissione
termoionica e alla conduzione termica dei metalli dovrebbero essere gli
stessi (una minoranza striminzita rispetto al totale degli elettroni che
invece partecipano alla conduzione elettrica). Ci� mi ha fatto sorgere
due interrogativi:
1) Il limite di intensit� ammissibile nei conduttori di una data sezione
dovrebbe essere definito dal fatto che sul totale di elettroni
disponibili per la conduzione, solo una minoranza hanno abbastanza
mobilit� da riuscire anche a disperdere il calore e quindi, per evitare
che il conduttore superi la sua capacit� di dissipazione facendolo alla
fine fondere, l'intensit� di corrente che scorre nel conduttore non
dovrebbe mai essere superiore a quella resa possibile dal totale di
questi elettroni che formano il vero e proprio "gas" (o forse � pi�
corretto parlare di "vapore"? Bho!) di elettroni. E' cos� o mi sono
perso qualcosa?
2) Se gli elettroni resi disponibili per l'emissione termoionica sono
gli stessi che normalmente sono disponibili per ridistribuire/disperdere
il calore nei metalli, ne dovrebbe conseguire che, per emissione
termoionica, non potr� mai scorrere nel conduttore una intensit� di
corrente sufficiente a farlo surriscaldare e fondere (come invece pu�
benissimo succedere nella normale conduzione di corrente) in quanto la
corrente necessaria richiederebbe un numero di elettroni superiore a
quello resa disponibile dalla stessa emissione termoionica. E' cos�?
Spero di non aver fatto casino (probabile per�...)
Ciao!
Piercarlo
PS - avevo postato un altro quesito qualche giorno fa. Risposte nisba...
Ho detto qualcosa di male?
Received on Thu Oct 30 2003 - 00:13:48 CET
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