Re: Andare su Alpha Centauri [fantascienza]

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Fri, 24 Oct 2003 21:04:44 +0200

"Bruno Cocciaro ha scritto:
> ...
> Mi pare che se si vuole salvare il principio di relativita' si deve
> immaginare una distribuzione delle particelle invariante per
> trasformazioni fra riferimenti inerziali.
Non mi pare proprio.
Non a caso Galileo dice "mettetevi sotto coperta..."
Perche' sopra coperta ci sarebbe il vento, che pu' dipendere da come
la nave cammina.
Invece l'idea del PR e' che *a parita' di condizioni* non cambia
niente: non c'e' niente che distingua *intrinsecamente* un RI da un
altro.

Ma non saprei proprio immaginare una
distribuzione del genere. O forse, non saprei, in RG il problema nel
complesso va affrontato in ottica totalmente diversa, forse, in RG si prende
coscienza del fatto che il problema, posto nei termini in cui l'ho posto io,
e' un problema mal posto (forse in RG si prende coscienza del fatto che non
ha senso parlare di riferimento S1 esteso dal centro della galassia fino al
punto dove si trova l'astronave A1, la quale nel frattempo ha abbandonato la
galassia).

> Si' ma permane il problema di fondo.
> Ok, all'interno di ogni galassia posso immaginare che le velocita'
> relative di un corpo rispetto all'altro sia molto minore di c, quindi
> per uscire dalla galassia, volendo evitare l'impatto con polveri
> troppo energetiche, dovrei viaggiare a velocita' relativamente basse
> (non prossime a c), ma una volta fuori, nello spazio intergalattico,
> come faccio a stabilire il fattore gamma di cui parli ? Relativamente
> ad alcune galassie il fattore gamma sara' altissimo, relativamente ad
> altre potra' anche essere unitario.

Premessa: non ci sono galassie che si muovano a velocita'
relativistiche l'una rispetto all'altra.
L'ho scritto apposta, perche' fara' saltare sulla sedia parecchi lettori :)
Ma e' vero!

> L'energia dei fotoni che mi verranno incontro non potra' certo
> dipendere dal fatto che io sia partito da una galassia piuttosto che
> da un'altra.
Ma si stava parlando di protoni, non di fotoni...
Fa differenza, perche' esiste un RI in cui i protoni sono fermi, e la
velocita' che conta e' quella che tu hai in *questo* RI.

Se invece pensi ai fotoni della radiazione di fondo, non c'e' dubbio
che quelli costituiscono uno "sfondo" che definisce un rif. privilegiato.
Pero' questo non butta all'aria il PR: non piu' che dire che fa
differenza se viaggi a 150 km/h in autostrada o se stai fermo.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Fri Oct 24 2003 - 21:04:44 CEST

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