Re: lavoro e potenza

From: Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com>
Date: Thu, 23 Oct 2003 13:16:36 +0200

andrea wrote:
> Salve a tutti!!
> Avrei un piccolo problema con i concetti di lavoro e potenza..
> In termodinamica il lavoro � grandezza di scambio , quindi non dipende
> dallo stato del sistema.


Ciao, cosa vuol dire "grandezza di scambio"?
Ha senso parlare di lavoro compiuto sul sistema dall'esterno
oppure dal sistema sull'esterno e non sono sempre uguali a meno
del segno come si dice spesso ma erroneamente!

> Inoltre il mio prof.di termodinamica ha
> sottolineato che il lavoro non � una funzione pertanto non ha senso
> parlare di variazioni di lavoro in un processo termodinamico.

Non capisco, certo che e', nelle trasformazioni reali,
una funzione del tempo!
Forse si riferiuva a processi cosiddetti "quasi statici"
in cui si vuole vedere il lavoro come integral di una forma
differenziale (differenziale non esatto) lungo un curva
descritta nello spazio degli stati di equilibrio.
In tal caso il tempo impiegato a compiere il lavoro e' infinito
per "costruzione".
In tal caso, in effetti, non ha molto senso parlare di potenza.
Tuttavia esistono sistemi termodinamici (tipicamente sistemi continui)
in cui ha senso parlare di potenza anche in trasformazioni
non quasi statiche: lo stato termodinamico del sistema e' comunque ben
definito...

> Allora
> la potenza non � il limite di un rapporto incrementale (cio� non �
> derivata temporale del lavoro)in quanto il lavoro non � funzione del
> tempo, ma � solo il rapporto fra due quantit�..

In un processo reale il lavoro viene eseguito in un tempo
finito (ma non e' un rapporto!), la potenza e' "quanto lavoro
viene fatto nell'unita' di tempo" nel senso dei fisici, cioe'
la derivata del lavoro rispetto al tempo.


> Per fare un parallelo
> con la cinematica ha riportato il caso della velocit� che pu� essere
> vista sia come derivata del vettore spostamento sia come rapporto fra
> distanza sulla traiettoria e intervallo di tempo..

La seconda definizione e' sbagliata, a meno che,
per "distanza" tu intenda il vettore che unisce le due successive
posizioni, cioe' il vettore spostamento propriamente detto.
Inoltre c'e' l'ambiguita' dovuta al
fatto che la prima definizione si riferisce alla velocita' istantanea,
mentre la seconda, cosi' come l'hai scritta e con la mia precisazione di
sopra, si riferisce alla velocita' media. E sono due nozioni diverse!
Pero' la velocita' media coincide con quella istantanea nel limite
dell'intervallo di tempo che tende a zero. In termodinamica dei sistemi
continui si puo' analogamente definire una potenza istantanea ed una
potenza media. Quando si parla di potenza senza dire altro ci si riferisce
solitamente, cosi' come in meccanica, alla potenza istantanea.

> A parte il fatto che ho sempre pensato la velocit� solo come una
> derivata,non riesco a capire come faccia il lavoro a non essere una
> funzione del tempo essendo l' integrale del prodotto scalare Fdr dove
> lo spostamento dr e la forza F dipendono dal tempo..
> Insomma diciamo pure che ho le idee un p� confuse..C'� qualcuno che
> pu� aiutarmi?... Grazie!

Non ho capito molto di quello che non hai capito, spero solo di averti
detto qualcosa di utile.

-- 
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Valter Moretti
Faculty of Science
Department of Mathematics
University of Trento
Italy
http://www.science.unitn.it/~moretti/homeE.html
Received on Thu Oct 23 2003 - 13:16:36 CEST

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