Re: La matematica per il fisico teorico

From: foice <foice_at_tiscalinet.it>
Date: Sun, 12 Oct 2003 22:53:59 +0200

On Sun, 12 Oct 2003 20:54:31 +0200, Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
wrote:

>Ma sappiamo tutti che questa e' la prassi corrente, ed e' giustificata
>(per cosi' dire) dal fatto che la cariera si fa con le pubblicazioni,
>non con la qualita' del lavoro didattico.

questo in effetti � scandaloso.
trovo molto molto appropriate le richiesti di quelli che vorrebbero
introdurre metodi di valutazione per la didattica ai fini della
carriera. l'universit� ha due ruoli: formare gli studenti e produrre
il sapere che manda avanti una nazione.
se non si giudica la didattica i diependenti dell'universit� finiscono
per dimenticarsi la prima missione, in cui lo studente, singolo e
piccolo come �, deve avere un ruolo centrale ...


>Un tempo si vantava il fisico come colui che era capace di orientarsi
>su qualsiasi problema nuovo: molto piu' elastico di un ingegnere, in
>grado quindi di convertirsi da un'applicazione a un'altra, anche su
>cose mai viste.
>Dubito assai che i nuovi fisici avranno ancora queste capacita': gliele
>abbiamo tolte in partenza proprio con questa riforma.

Sono d'accordo. Facendo come mi pare si stia facendo ora col Nuovo
Ordinamento cadono certe prerogative della formazione intellettuale
del fisico.
A mio parere il vecchio ordinamente poteva "semplciemente" essere
allargato a una durata legale di 5 anni. in questo modo la durata
degli studi sarebbe stata molto pi� vicina alle richieste
istituzionali.
tra l'altro non dimentichiamo che un simile "allungamento" del tempo a
disposizione avrebbe prodotto una maggiore diluizione degli argomenti
(il 25% di tempo in pi�!) e quindi facilitato la vita degli studenti,
permettendo a chi impigava 6 anni di riuscirci in 5 grazie a un
circolo virtuoso di fiducia dello studente che non si vede sempre pi�
indietro e che riesce ad apprendere meglio avendo basi solide
costruite con tempi pi� vicini ai suoi.
si tratterebbe solo di trovare il modo di dividere questi 5 anni in
3+2 in modo sensato.
tra l'altro non trovo fondamentale che al termine dei 3 anni ci sia un
prodotto "finito" e pronto per l'uso.
del resto neanche il laureato del VO era un oggetto da impiegare cos�
com'era.
credo che sarebbe sufficiente arrivare al termine dei 3 anni con una
preparazine che sia marcatametne differente da quella dell'ingegnere,
ma senza puntare troppo in alto, sarebbe un volo pindarico ...
Received on Sun Oct 12 2003 - 22:53:59 CEST

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