"Giorgio Pastore" <pastgio_at_univ.trieste.it> wrote in message
news:3F81EA54.2020905_at_univ.trieste.it...
>
>
> Elio Fabri wrote:
> ...
> > (Nasce in realta' un problemino, che credo nessuno abbia ancora
> > risolto. Non lo dico ;-) )
> ...
>
> Immagino che ti riferisca alla presenza dei radianti.
> Non mi e' chiaro quale sia il problema una volta capito che i radianti
> sono un' unita' di misura ma adimensionale (per dirla alla Arons).
> Io preferirei indicare i radianti come "un nome per un numero
> adimensionale che ricorda quale dei possibili modi di misurare un angolo
> sia stato selezionato".
> E percio', trattandosi di un numero adimensionale, non c'e' alcun
> problemino.
Ai miei studenti, quando presento la legge oraria del moto armonico (in
terza liceo), la metto proprio nei termini riportati sopra, pero' mi sembra
un po' un tucchetto, trucchetto di cui faccio uso per evitare di raccontare
(complicandola) tutta la storia nella maniera in cui l'ho raccontata in
precedente post.
Il motivo per il quale mi sembra un truccheto e' il seguente:
se dicessi che i metri sono "un nome per un numero adimensionale che ricorda
quale dei possibili modi di misurare una lunghezza sia stato selezionato"
allora anche il "metro" potrei trattarlo come grandezza adimensionale ? Mi
pare che tutte le grandezze, cosi' facendo, diventerebbero adimensionate.
Quando dico "3 metri" il "3" sta ad indicare un rapporto fra due lunghezze
(quella da misurare e quella campione), il "metro" sta ad indicare proprio
il processo di misura (il campione usato e la procedura di misura).
Mi pare che anche dicendo "3 radianti" il "3" stia ad indicare un rapporto
fra lunghezze (quella dell'arco e quella del raggio), il "radiante" sta ad
indicare il processo di misura (il campione usato (cioe' il raggio, non il
decimo di raggio ad esempio) e la procedura di misura).
Cioe' io non vedo una differenza sostanziale fra la misura di una lunghezza
e la misura di un angolo, differenza che possa permettere di dire che la
prima e' una grandezza dimensionata e la seconda no.
> Giorgio
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Tue Oct 07 2003 - 02:29:56 CEST