> Alex P. ha scritto:
>> solo in frazioni dell' ordine di ppm, inoltre l' u-232 � un ottimo
>> deterrente contro la proliferazaione essendo un forte emittitore gamma,
>> al contrario del pu-239 debole alfa
> I progetti che prevedono l'impiego dell'uranio (e del ciclo
> plutonio-uranio), puntano al rendere meno proliferante il plutonio
> prodotto aumentando la percentuale degli isotopi 238, 240 e 242.
> Con burnup di 100 MWd/kg, il tenore di plutonio 238 arriverebbe al 7 %.
> Con percentuali del 6 %, il plutonio prodotto sarebbe inutilizzabile per
> armi atomiche. Questa protezione durerebbe "solo" per un paio di secoli,
> per il minor tempo di dimezzamento del Pu 238 (87 anni).
> http://web.mit.edu/nuclearpower/ , pagina 73 nota 5.
per quanto ne so per� anche in questo caso, secondo alcuni esperti, �
ancora possibile realizzare un dispostivo atomico esplosivo, seppur di
basso potenziale, in quanto il 238, 240 242 sono ancora piuttosto
deboli emettitori alfa
http://www.fas.org/rlg/980826-pu.htm
un ciclo autofertilizzante al torio a *regime* non dovrrebbe avere di
questi problemi perch� sempre contaminato da forti emissioni gamma del
U-232 - dico a regime perch� un ciclo autofertilizzante al torio
funziona con il ciclo U-233 fissile (da produrre, non esistente in
natura) e torio fertile, e non essendovi attualmente grandi quantit�
prodotte di U-233 nel mondo, almeno all' inizio occorrer� produrle a
partire da plutonio o altro materiale fissile; dopo di che il reattore
si autososterr� e consumer� solo torio naturale
Received on Fri Apr 01 2011 - 18:41:46 CEST