Claudio Falorni ha scritto:
>> C'e' un aspetto interessante di quesot problema: e' che se invece di
>> usare le formule relativistiche dell'etffetto Doppler si usano quelle
>> classiche, il risultato viene lo stesso:
>> f' = f*(c-v)/(c+v).
> <cut> si ha utilizzando sempre la formula del doppler classico:
> f'=f1 c/(c+v)
> da cui la formula di sopra.
> Pare che tutto fili o no??
Aggiungo solo qualche considerazione di carattere fisico.
E' facile vedere che il risultato finale dipende solo dalla velocita'
che la teoria attribuisce alla luce riflessa dallo specchio mobile.
Secondo la teoria classica del Doppler tale velocita' e' c (nel sistema
di laboratorio) e secondo la RR ovviamente anche.
Invece secondo le teorie emissive (le antagoniste storiche piu' serie
della RR) la velocita' sarebbe c rispetto alla sorgente delle onde
riflesse (a seconda degli autori identificabile con lo specchio oppure
con l'immagine virtuale da esso fornita).
In definitiva il controllo della risposta deve essere sperimentale.
L'effetto Doppler con lo specchio mobile venne accuratamente misurato con
un interferometro e risulto' in netto accordo con la formula classica.
Questa fu una delle motivazioni che portarono all'abbandono delle teorie
emissive.
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Elio Proietti
Debian GNU/Linux
Received on Fri Sep 12 2003 - 14:03:15 CEST