Re: Calore

From: Pangloss <proietti_at_ica-net.it>
Date: Sat, 6 Feb 2021 14:42:51 +0000 (UTC)

[it.scienza.fisica 05 Feb 2021] Giorgio Pastore ha scritto:
> .....
> Secondo me dovresti riconsiderare la definizioen di parete adiabatica.
> E' chiaro che se la definisci come quella che non fa passare energia se
> non attraverso il lavoro stai introducento il calore, senza nominarlo,
> prima del possibile. Se invece la parete adiabatica è quella che
> permette di avere il lavoro come funzione di stato. il discorso è tutto
> basto su misure di lavoro.

A mio parere il concetto di lavoro (anzi i vari concetti di lavoro) scambiati da
un sistema con l'esterno sono pregressi alla termodinamica, nel senso che devono
essere definiti da altre discipline fisiche (maccanica, elettromagnetismo ecc.).
Nel mio articolo fornisco solo una "definizione virtuale" del lavoro termodinamico,
atta a fissare alcune caratteristiche che ogni particolare definizione meccanica,
elettromagnetica ecc. deve rispettare.

Invece il Callen procede in sintesi come segue:
- postula l'esistenza di stati di equilibrio macroscopici per un sistema TD
  aventi un valore caratteristico dell'energia interna U ecc.
- postula l'esistenza di pareti adiabatiche tali che il lavoro scambiato dal
  sistema tra due stati assegnati A e B sia univocamente determinato e pone
  per definizione L(AB) = U(A)-U(B);
- per trasformazioni non adiabatiche definisce il calore alla Caratheodory
  Q(AB) = L(AB) + U(B)-U(A)

Sull'accettazione della definizione di calore nella forma generale proposta da
Caratheodory siamo tutti d'accordo.
Ma postulare l'esistenza dell'energia interna per poi definire inversamente
il lavoro termodinamico attraverso all'oscuro postulato delle pareti adiabatiche
significa fare assiomatica pura e non vera fisica.

Il metodo assiomatico stabilisce in modo rigoroso le relazioni sintattiche fra
le grandezze, ma non ne fornisce l'interpretazione, ossia il significato fisico.
IMHO il formalismo del Callen aggira il problema di definire il significato dei
concetti fisici di lavoro e calore: ne fa semplicemente a meno, come fanno i
matematici con Kolmogorov per il concetto di probabilita'.
 
Concordo con Fabri sui limiti dei metodi assiomatici in fisica: esaltano la
sintassi delle teorie, ma ne oscurano la semantica (ossia l'interpretazione).

-- 
    Elio Proietti
    Valgioie (TO)
Received on Sat Feb 06 2021 - 15:42:51 CET

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