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From: Giulio <chopinTOGLIMI_at_sitoverde.com>
Date: Mon, 28 Jul 2003 12:26:51 GMT

Allora, vi do' la mia esperienza, premettendo che mi piacerebbe
aprire una discussione con altri studenti

Per fisica e' necessario fare opportuni distinguo rispetto ad altri
corsi di laurea: chi si iscrive a ingegneria nel 90% dei casi lo fa
senza nemmeno sapere in cosa consiste l'ingegneria, ma semplicemente
perche' in questo modo pensa di avere maggiori opportunita'
sul campo lavorativo;

chi si iscrive a fisica in genere non sa realmente cosa sia la fisica
prima di iscriversi, ma e' molto affascinato dalla materia
ed estremamente motivato...quello che voglio dire e' che tutti
quelli che si iscrivono a fisica intraprendono questi studi per PASSIONE,
con l'intenzione piu' o meno dichiarata di proseguire con la ricerca;
del resto la stessa laurea quinquennale in fisica ha come obiettivo
quello di formare un profilo professionale estremamente indirizzato
verso l'attivita' di ricerca pubblica o privata

A fronte quindi di un elevatissimo numero di studenti che gradirebbero
fare ricerca in fisica, il numero di posti disponibili e' estremamente
ridotto, e questo per diverse motivazioni:

Calo degli iscritti alle facolta' scientifiche, e quindi in particolare
sono necessarie ben poche cattedre ad esempio di fisica teorica;
aggiungo che molti ricercatori assunti in passato costituiscono
un tappo per le nuove leve, dopo il calo di iscritti

Inesistenza di centri di ricerca privata di alto livello in grado di
assorbire i laureati di eccellenza

Politica governativa estremamente carente dal punto di vista del supporto
alla ricerca di base; con questo voglio intendere che in italia il privato
che vuole fare ricerca non e' incentivato adeguatamente dallo stato;
a questo si aggiunge il fatto che le risorse messe a disposizione
dei centri di ricerca pubblici (vedi il CNR) sono al di sotto della
media dei paesi piu' industrializzati: si parla di portare tali risorse
all'1% del pil (ora mi pare che siamo allo 0.7% ma non ci
giurerei), mentre in altri paesi sono in percentuale anche 3 volte superiori

Veniamo al dunque, cioe' a quali sono le possibilita' per il laureato
quinquennale in fisica che vuole proseguire con la ricerca nel
settore pubblico; normalmente subito dopo la laurea si deve
provare ad ottenere una borsa di dottorato di ricerca,
3 anni di specializzazione post-laurea che in pratica
abilitano all'attivita' di ricerca e specializzano ulteriormente;

la borsa si ottiene per concorso e ovviamente non e' semplice riuscire
a vincerla; chi riesce ad ottenere la borsa di dottorato puo' continuare
con gli studi ed e' finanziato con circa 2 milioni lordi al mese
per 3 anni, alla fine dei quali presenta una tesi di dottorato ecc.

A quel punto lo studente puo' provare a partecipare ad un concorso per
ricercatore, bandito dalla sua universita', dal CNR ecc.;
qui arrivano i dolori, dato che le borse di studio sono normalmente
a termine (1anno,2anni ecc.) e offrono spesso stipendi da fame,
con i quali il ricercatore medio riesce a malapenza a coprire
le spese; questo a fronte di un impegno pressoche' constante ed esclusivo
diviso tra libri e laboratori

Il primo gradino nell'universita' subito dopo le borse a termine e' il posto
di ricercatore confermato: si tratta di un posto 'fisso' che in media qui da
me viene raggiunto verso i 35 anni (almeno per fisica);
lo stipendio penso si aggiri sui 1000 euro al mese o giu' di li':

poi c'e' il posto di professore associato, lo diventi tra i 40 e i 50 (se va
bene, puoi anche non riuscirci); in questo caso posso riportare
l'esperienza di un mio professore che e' diventato associato proprio
l'anno scorso; di tutti i ricercatori che ho conosciuto era l'unico
veramente bravo ed ha superato il gradino a 40 anni;
lui stesso ha detto a noi studenti che il suo stipendio in busta paga
e' di 1700 euro;
quindi c'e' il posto di professore ordinario, i guadagni sono ottimi (5/6
milioni al mese) ma nella mia universita' gli ordinari in fisica sono
tutti ultra sessantenni

Ma questo e' niente; il discorso e' che per riuscire a completare la tua
carriera ed arrivare al posto di associato devi sacrificare per forza
di cose anche la tua vita privata;
devi essere disposto ad impiegare la gran parte del tuo tempo nello studio,
magari fare a gara per pubblicare piu' articoli degli altri ecc.

Io non voglio sconsigliarvi certo di iscrivervi a fisica, gli studi di
fisica sono belli di per se e danno senza dubbio moltissime soddisfazioni;
sottolineo pero' come la carriera accdemica in italia sia veramente
ATIPICA: chi e' disposto ad andare all'estero normalmente
trova ben altre possibilita', ma dopo che si e' usciti difficilmente si
ha la possibilita' di rientrare

questo e' quello che so, mi piacerebbe conoscere qual e' la situazione
in altre universita';

ciao a tutti
Received on Mon Jul 28 2003 - 14:26:51 CEST

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