"gianni morando" <gianni2_at_virgilio.it> ha scritto nel messaggio
news:b4fe4930.0307270547.4ddac22_at_posting.google.com...
> E' possibile che lo spostamento verso il rosso dei quasar sia un
> fenomeno legato ad una caduta galattica di stelle verso un super buco
> nero? (...) In questo caso i quasar sarebbero molto pi� vicini a noi
Il guaio � che la distanza non cosmologica porta a difficolt� gravi
e numerose, che puoi trovare elencate su qualunque testo moderno
di astrofisica.
Poi c'� un altro problema:
supponiamo che un quasar sia a distanza non cosmologica
da noi, e sia attratto da un superbuconero che ne provoca il
grande redshift. Ovviamente quello stesso buco nero dovr� attrarre
le galassie normali che si trova intorno (le galassie normali si
distinguono bene dai quasar per ragioni fisiche e morfologiche
indipendenti dal redshift) cosicch� anche queste presenteranno un
redshift dello stesso ordine di quello del quasar. In realt� non si
vede niente del genere.
Poi c'� il problema della massa dei superbuchi neri.
Un quasar attratto da un buconero fino a raggiungere
una velocit� relativistica (necessaria per spiegare il forte
redshift) dovrebbe essere abbastanza vicino all'orizzonte del buco;
questa vicinanza porterebbe a effetti di marea cos� forti da distorcere
notevolmente la struttura del quasar, se non addirittura da mandarla
in pezzi. La mancanza di questo effetto pone un limite inferiore alla
massa del buco nero e qui bisognerebbe fare il calcolo ma ho il sospetto
che il limite risulterebbe molto alto. Se il sospetto � giusto bisognerebbe
spiegare l'esistenza di un numero cos� elevato di buchi neri supermassivi
concentrato nelle nostre vicinanze.
Mi sembra che la spiegazione tradizionale resti la migliore.
ciao,
Corrado
Received on Mon Jul 28 2003 - 19:03:03 CEST
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