Re: Interferometro di Michelson
Salvatore ha scritto:
> ...
> Pasiamo ora a due onde monocromatiche, lo sfasamento dovra' tenere conto
> anche della loro diversa lunghezza s'onda ma anche qui se il cammino ottico
> e' identico per ambedue le onde l'interferenza sara' costruttiva e la potenza
> dell'onda uscente e' il doppio della somma delle singole potenze.
> Graficamente la potenza e' un sinc. con valore di assestamento pari a meta'
> della potenza max.
Non capisco bene. Stai parlando di un grafico della potenza in funzione
della differenza di cammino ottico?
Se e' cosi', non e' affatto un sinc...
Per un'onda monocromatica, l'intensita' oscillera' tra 0 e un massimo
ogni volta che la diff. di cammino varia di una l. d'onda. Queste sono
le "frange".
> Con i calcoli non ho problemi, i dubbi mi sorgono quando si tira in ballo la
> funzione VISIBILITA' DELLE FRANGE, non ho ben chiaro che tipo di frange si
> dovrebbero formare nei due casi analizzati e dove!? visto che usiamo un
> fotorivelatore?
>
> V = (Imax-Imin)/(Imax+Imin)
>
> Imin e Imax sono le intensita' minime e massime che si osservano in ogni
> figura di frange.
> Qui leggo che questa V e' funzione di "delta l" cioe' della differenza di
> cammino ottico tra i raggi, poi leggo che per una sola onda monocromatica
> Imin = 0 quindi V = 1 e questo dovrebbe significare che la figura di
> interferenza che vedo e' un'alternarsi di cerchi concentrici nettamente
> chiari e scurissimi, ma quanto e' estesa questa figura? e il contrasto e'
> sempre costate tra le frange che si alternano?
Ahi, ahi, qui le cose si complicano...
Finora avevo assunto che tu avessi un rivelatore sull'asse. Ma se mi
parli di cerchi, o stai facendo osservazioni visuali, oppure hai tutta
una batteria di rivelatori disposti attorno all'asse. Ma mi sembra
inutile; analizzare questa situazione e' possibile, ma non semplice, e
comunque non si fa di certo senza qualche figura...
Limitiamoci quindi al solo caso assiale. Imin e Imax sono le intensita'
massima e minima osservate *sull'asse*, al variare della diff. di
cammino ottico.
Dunque V=1 vuol dire che l'intensita' varia, come dicevo, tra 0 e un
massimo.
Quando ci sono due onde di l. d'onda diversa, accade che il grafico
dell'intensita' non e' sinusoidale, con minimo a zero, ma viene
"modulato" da un'altra sinusoide.
Quindi al crescere della diff. di cammino ottico Imin sale da zero vero
la media, e Imax cala: ne segue che V decresce fino a zero. Poi
l'andamento s'inverte, Imax aumenta di nuovo, Imin diminuisce, e V torna
verso 1, ecc.
Non so se ti ho chiarito qualcosa...
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Wed Jul 23 2003 - 21:02:01 CEST
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