>La situazione diventa piu' complessa quando si considerano funzioni di
>correlazione (che naturalmente non sono locali, dipendendo da almeno due
>punti). Si trova che in questo caso la funzione di correlazione di due
>osservabili puo' essere diversa da zero anche al di fuori del cono di luce e
>per intervalli di tipo spazio. Credo che pero' questo non implica alcuna
>violazione della causalita'; occorre infatti prima chiarire qual e' il
>significato fisico delle correlazioni spaziali, se e come esse sono
>misurabili, etc
Credo di non capire o non sapere.
Io conosco col termine di funzione di correlazione quello che io
chiamo pi� spesso funzionale generatore cio� l'integrale di cammino
della formulazione funzionale della teoria dei campi.
Conosco molto poco di questa formulazione quindi non azzardo commenti
sulla materia.
Ma mi pare che tu ne parli come fosse un propagatore (funzionale
generatore derivato due volte in due punti diversi, quindi dipendente
da due punti e non uno).
Ma non mi torna col commento di Ruggero: "Nella teoria dei campi
quantizzati si dimostra che il propagatore si annulla
fuori del cono di luce, ma il problema degli stati entangled �
diverso: non
c'� un propagatore, ce ne sono due, ognuno sembra rispettare la
causalit�
(separatamente), ma alla fine i due stati sono connessi anche fuori
dal cono
di luce"
La causalit� del propagatore singolo la conosco, invece come si mette
in evidenza la correlazione tra due propagatori?
E poi perch� non si deve parlare di osservabili correlati?
Credo che la correlazione tra due misure, che sono l'unica cosa
fisica, il resto � un costrutto teorico, possa nascere sia dalla
correlazione tra gli operatori, sia dalla corelazione tra i campi e
quindi dei propagatori.
Grazie a tutti.
Received on Sat Jul 19 2003 - 11:43:42 CEST
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